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mercoledì 25 dicembre 2013

Il Terziario Francescano Secolare

Carta d’identità del Terziario Francescano Secolare
 
Il terziario francescano secolare è generalmente un laico, chiamato a compiere il suo cammino terreno aderendo alla spiritualità francescana.
 
SCEGLIE di seguire S.Francesco d’Assisi, discepolo di Cristo e maestro dei fratelli nella sapienza e nell’amore evangelico. Come lui si impegna a vivere il Vangelo, secondo lo Spirito delle beatitudini e di testimoniarlo con entusiasmo e coerenza.
 
DESIDERA :
- Conoscere il disegno di Dio su di sé e compiere la Sua volontà
- Amare Gesù e la Madonna
- Essere strumento di pace e bene per il prossimo
- Vivere la figliolanza nei confronti della Chiesa
- Accogliere il carisma francescano, che consiste nell’umiltà, fraternità e letizia.
 
ATTUA questi propositi mediante:
- La preghiera, da cui attinge luce e forza.
- La formazione, con la quale impara a conoscere, vivere ed amare il Cristianesimo,
- Il servizio, che concretizza la carità e l’umiltà,
- La testimonianza lieta e coerente del vangelo,
- La vita in fraternità per rafforzare i vincoli di conoscenza reciproca, amicizia e comunione propri di un’autentica famiglia di Dio,
- La conversione continua, con cui ogni giorno compie un piccolo passo verso la perfezione della santità, cui è chiamato ogni battezzato.

sabato 21 dicembre 2013

Con ali d'Aquila verso il Sole

" Ubbidisci sempre al richiamo , con prontezza e fiducia. Abbandonati al vento dell'amore. Esso ti sostiene, non ti ostacola. Esso spira per portarti a Me da cui viene. Perditi goccia d'acqua nel mio infinito oceano, perditi, favilla di luce nel mio sconfinato fulgore. Entra a far parte del tuo Dio e Signore, del tuo Sposo. Ti apro tutte le porte dei miei tesori perchè tu li possegga.  Ti amo ! "
                                             Quaderni del 1943 - pag 627 - Maria Valtorta.


mercoledì 11 dicembre 2013

Alcuni insegnamenti di Santa Teresa d’Avila FRANCO MICHELINI-TOCCI


 
Raccoglimento, prime ‘stazioni’, prima acqua

Per ottenere questo risultato, lo sforzo iniziale consiste nel ‘raccoglimento’, che è un modo per tenere occupata la mente su un unico oggetto, evitando che si disperda come fa di solito. L’oggetto, indicato da Teresa, è in realtà più d’uno, ma questi si possono ridurre a tre o quattro principali. Al primo posto possiamo mettere quello più tradizionale per un cristiano, che è la meditazione, ossia l’attenta osservazione di un episodio importante della Scrittura, come per esempio la passione di Cristo. Tuttavia, in maniera piuttosto libera e originale, Teresa non si sogna nemmeno di dire che questo sia l’unico modo e ne suggerisce almeno altri tre. Uno consiste nella lettura di un libro, soffermandosi di tempo in tempo su qualcosa che attragga in modo particolare l’attenzione, l’altro nella meditazione di una propria mancanza o difficoltà e il terzo nella contemplazione della natura. “Per me bastava anche la vista dei campi, dell’acqua e dei fiori”, ci dice.  Poiché però sappiamo che questi inizi sono caratterizzati da sforzo, dobbiamo pensare che si debba esercitare una buona dose di volontà per mantenere l’attenzione concentrata il più possibile sull’oggetto prescelto. Scegliendo una metafora che le è cara, Teresa dirà che all’inizio della via si è simili a un giardiniere che attinga faticosamente l’acqua dal pozzo per innaffiare il giardino.

 Amedeo Guffanti - Antico pozzo Montevecchio .

martedì 5 novembre 2013

Costanza nella lotta - Laspergio ( Autore Certosino )








" Sforzati di essere laboriosa , vigilante , ma alla fine non puoi attribuire alcuna cosa nè alla tua laboriosità , nè alla tua vigilanza , perchè senza la mia virtù e grazia non puoi liberarti nemmeno dal vizio. Non credere di acquistare le mie grazie , le virtù , il profitto e la santità con un unico sospiro e con una sola battaglia.
Io esigo da te impegno , umiliazioni , lotta assidua condotta con fedeltà, speranza , fiducia e istancabile costanza" ( .....) " Ti sia gradito di poter contraccambiare in qualche modo le pene e le amarezze  che io ho sofferto per te durante questa vita terrena e la morte  in croce, attraverso la pena e la sofferenza che provi nel fare resistenza ai moti delle tentazioni ".

  

     ( Alloquiorum Jesu Christi  ad quamvis animam fidelem.lib.1, canon V-VI )                                                                                                 

mercoledì 16 ottobre 2013

Dobbiamo conoscere l'amore di Cristo.

Dobbiamo conoscere l'amore di Cristo
che sorpassa ogni conoscenza
 
Dalle «Lettere» di santa Margherita Maria Alacoque vergine
(Vie et Ceuvres 2, Paris 1915, 321. 336. 493. 554)
 
Mi sembra che il grande desiderio di Nostro Signore che il suo Sacro Cuore venga onorato in modo particolare abbia lo scopo di rinnovare nelle anime gli effetti della sua redenzione. Infatti il suo Sacro Cuore è una fonte inesauribile che cerca solo di riempire i cuori umili, vuoti, distaccati da ogni cosa e sempre pronti a sacrificarsi per rendergli piacere.
Questo Cuore divino è una fonte inesausta, dalla quale scendono ininterrottamente tre canali: il primo è quello della misericordia verso i peccatori e porta loro lo spirito di contrizione e di penitenza. Il secondo è quello della carità e scorre per portare aiuto a tutti i miserabili che si trovano in qualche necessità, e particolarmente a coloro che tendono alla perfezione: essi vi troveranno la forza per superare gli ostacoli. Il terzo è quello dell'amore e della luce per gli amici perfetti, che egli desidera unire a se stesso, per comunicare loro la sua scienza e i suoi desideri, perché, per una via o per l'altra, si consacrino totalmente alla sua gloria.
Questo Cuore divino è un abisso di bene, in cui i poveri devono riversare le loro necessità. E' un abisso di gioia, dove bisogna gettare tutte le nostre tristezze. E' un abisso di umiliazione per il nostro orgoglio, un abisso di misericordia per gli infelici, e un abisso d'amore, in cui bisogna seppellire tutte le nostre miserie.
Non avrete quindi che da unirvi in tutte le vostre azioni al Sacro Cuore di Nostro Signore, all'inizio per disporvi, al termine per ripagare. Per esempio, vi sentite incapaci di pregare? Accontentatevi di offrire la preghiera che il divin Salvatore fa per noi nel sacramento dell'altare. Offrite i suoi slanci per riparare tutte le vostre imperfezioni. Ripetete dunque ogni vostra azione: Mio Dio, io faccio o soffro questa cosa nel Sacro Cuore del vostro divin Figlio, e secondo le sue sante intenzioni che vi offro per riparare tutto ciò che di impuro e di imperfetto c'è nel mio operare. E così nelle diverse situazioni della vita. Quando vi toccherà qualche pena, afflizione o mortificazione, dite a voi stessi: Accetta ciò che il Sacro Cuore di Gesù ti manda per unirti a lui.
Soprattutto cercate di conservare la pace del cuore, che supera qualsiasi tesoro. Il mezzo per arrivare a questo consiste nel non avere più volontà propria, ma quella di questo divin Cuore al posto della nostra, lasciando che voglia per noi tutto ciò che può aumentare la sua gloria, contenti di sottometterci e di abbandonarci a lui in ogni cosa.

domenica 15 settembre 2013

Parabola Ebraica


Da una parabola EBRAICA.

In una stanza silenziosa c'erano accese quattro candele.

La prima si lamentava : “ io sono la PACE , ma gli uomini preferiscono la guerra; non mi resta che lasciarmi spegnere”. E così accadde.

La seconda disse : “ io sono la FEDE , ma gli uomini preferiscono le favole; non m iresta che lasciarmi spegnere”. E così accadde.

La terza confessò : “ io sono l'AMORE , ma gli uomini sono cattivi e incapaci di amare; non mi resta che lasciarmi spegnere”. E così accadde.

All'improvviso nella stanza , comparve un bambino che , piangendo disse ; “ ho paura del buio ! “

Allora la quarta candela disse. “ Non piangere , io resterò accesa e ti permetterò di riaccendere con la mia luce le altre candele : io sono la SPERANZA! “ .



lunedì 26 agosto 2013

Un re giusto rende prospera la terra








Dal "Testamento spirituale al figlio" di San Ludovico Re

Un re giusto rende prospera la terra

Figlio carissimo, prima di tutto ti esorto ad amare il Signore Dio tuo con tutto il cuore e con tutte le tue forze. Senza di questo no c'é salvezza. Figlio, devi tenerti lontano da tutto ciò che può dispiacere a Dio, cioé da ogni peccato mortale. E' preferibile che tu sia tormentato da ogni genere di martirio, piuttosto che commettere un peccato mortale. Inoltre, se il Signore permetterà che tu abbia qualche tribolazione, devi ringraziando, e sopportarla volentieri, pensando che concorre al tuo bene e che forse te la sei ben meritata. Se poi il Signore ti darà qualche prosperità, non solo lo dovrai umilmente ringraziare, ma bada bene a non diventar peggiore per vanagloria o in qualunque altro modo, bada cioé a non entrare in contrasto con Dio o offenderlo con i suoi doni stessi.
Partecipa devotamente e volentieri alle celebrazioni della Chiesa. Non guardare distrattamente in giro e non abbandonarti alle chiacchiere, ma prega il Signore con raccoglimento, sia con la bocca che con il cuore. Abbi un cuore pietoso verso i poveri, i miserabili e gli afflitti. Per quanto sta in te, soccorrili e consolali. Ringrazia Dio di tutti i benefici che ti ha elargiti, perché tu possa renderti degno di riceverne dei maggiori. Verso i tuoi sudditi compòrtati con rettitudine, in modo tale da essere sempre sul sentiero della giustizia, senza declinare né a destra né a sinistra. Stà sempre piuttosto dalla parte del povero anziché del ricco, fino a tanto che non sei certo della verità.
Abbi premurosa cura che tutti i tuoi sudditi si mantengano nella giustizia e nella pace, specialmente le persone ecclesiastiche e religiose. Sii devoto e obbediente alla Chiesa Romana, madre nostra, e al Sommo Pontefice come a padre spirituale. Procura che venga allontanato dal tuo territorio ogni peccato, e specilamente la bestemmia e le eresie. Figlio carissimo, ti do infine tutte quelle benedizioni che un buon padre può dare al figlio. La Trinità e tutti i santi ti custodiscano da ogni male. Il Signore ti dia la grazia di fare la sua volontà, perché riceva onore e gloria per mezzo tuo e, dopo questa vita, conceda a tutti noi di giungere insieme a vederlo, amarlo e lodarlo senza fine. Amen.(Acta Sanctorum Augusti 5 [1868], 546)

lunedì 19 agosto 2013

Esortazione di San Francesco


.

Prologo - Esortazione di San Francesco ai fratelli e alle sorelle della penitenza

ESORTAZIONE DI SAN FRANCESCO

AI FRATELLI E ALLE SORELLE DELLA PENITENZA

Nel nome del Signore!

Di quelli che fanno penitenza

Tutti coloro che amano il Signore con tutto il cuore, con tutta l'anima e con tutta la mente, con tutta la loro forza (cf. Mc 12,30) ed amano il loro prossimo come se stessi (cf. Mt 22,39), ed odiano il proprio corpo con i suoi vizi e peccati, e ricevono il corpo ed il sangue del Signore nostro Gesù Cristo, e fanno degni frutti di penitenza: quanto mai sono felici questi e queste, facendo tali cose e perseverando in esse, perché su di esse riposerà lo spirito del Signore (cf. Is 11,2) e stabilirà in essi la sua abitazione e la sua dimora (cf. Gv 14,23), e sono figli del Padre celeste, di cui fanno le opere, e sono sposi, fratelli e madri del nostro Signore Gesù Cristo (cf. Mt 12,50). 
Siamo sposi quando con il vincolo dello Spirito Santo l'anima fedele si congiunge al nostro Signore Gesù Cristo. Gli siamo f fratelli, quando facciamo la volontà del Padre che è nei cieli (Mt 12,50). Madri, quando lo portiamo nel nostro cuore e nel nostro corpo (cf. 1 Cor 6,20) per virtù dell'amor di Dio e di pura e sincera coscienza; lo partoriamo con le opere sante, che debbono illuminare gli altri con l'esempio (cf. Mt 5,16).
O come è cosa gloriosa, avere un Padre santo e grande nei cieli! O come è cosa santa, avere un tale sposo, paraclito, bello e ammirabile! O come è cosa santa e come è cosa amabile, possedere un tale fratello ed un tale figlio, piacevolissimo, umile, pacifico, dolce, amabile e sopra tutte le cose desiderabile: il Signore nostro Gesù Cristo, che diede la sua vita per le pecore (cf. Gv 10,15) e pregò il Padre dicendo: Padre santo, conserva nel tuo nome (Gv 17,11) quelli che mi hai dato nel mondo; erano tuoi e tu li hai dati a me (Gv 17,6). E le parole che hai dato a me, io le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute ed hanno creduto veramente che io sono uscito da te ed hanno conosciuto che tu mi hai inviato (Gv 17,8). Prego per essi e non per il mondo (cf. Gv 17,9). Benedicili e santificali (Gv 17,17) e per essi io santifico me stesso (Gv 17,19). Non prego solo per essi, ma anche per quanti crederanno in me per la loro parola (Gv 13,20) affinché siano santificati nella unità (cf. Gv 17,23) come noi (Gv 17,11). E voglio, o Padre, che, dove sono io, siano anch'essi con me, perché possano vedere la mia 
 gloria (Gv 17,24) nel tuo regno (Mt 20,21). Amen



giovedì 15 agosto 2013

La preghiera di San Bernardo alla Vergine

                     Dante Alighieri, Paradiso  Canto XXXIII

       
  
                    La preghiera di San Bernardo alla Vergine
     
«Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
          tu se' colei che l'umana natura
          nobilitasti sì, che 'l suo fattore
          non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.
           Qui se' a noi meridïana face
           di caritate, e giuso, intra ' mortali,
           se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali.
           La tua benignità non pur soccorre
           a chi domanda, ma molte fïate
          liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate.

martedì 23 luglio 2013

" Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi "




Gv 13,34 Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Rm 12,10 amatevi gli uni gli altri con affetto fr
aterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda.
1Pt 1,22 Dopo aver purificato le vostre anime con l'obbedienza alla verità per amarvi sinceramente come fratelli, amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri


Ma ci pensiamo sieriamente alle parole di Gesù ? Siamo ( e mi ci metto pure io ) disposti a donare qualcosa di nostro spinti dall'amore ? Questo amore di cui il creato ne parla , e se ne  parla nelle canzoni in ogni lingua può avere dei limiti umani o va ben oltre il tempo ?

Solo nel Signore ho trovato vere parole d'AMORE mai un qualcosa che mi facesse nascere dei dubbi. Solo in Te ho trovato la Verità per vivere in pienezza ogni attimo che mi doni.


Ma con grande dispiacere questo "uomo della Galilea " viene ancora oggi dimenticato e deriso come la sera del suo ingiusto processo. Gesù !

domenica 7 luglio 2013

Voce della coscienza



In voi è un giudice che non conosce sonno, ed è il vostro spirito. Anche se voi lo ferite a morte e lo condannate a perire, esso grida in voi, finchè siete su questa terra, grida le sue ansie di Cielo. Voi lo

gravate e imbavagliate per renderlo immobile e muto, ma esso si agita fin a liberarsi del vostro bavaglio e getta il suo grido nel silenzio desolato del vostro cuore. E, come il grido del mio Precursore, è tanto tormentosa per voi quella voce, che cercate di spegnerla per sempre. Non ci riuscirete mai. Finchè vivrete la uderete e nell'al di là griderà più forte rimproverandovi il vostro delitto di omicidi della vostra anima.
La chiave di certe aberrazioni umane che crescono sempre più e portano l'individuo a mostruose delinquenze, è in questa voce della coscienza che voi cercate di attutire con nuovi sbalzi di ferocia ( ..... ) Siate figli , creature mie. Amate, amate il nostro buon Padre che è nei Cieli. Amatelo per quanto potete. Facile vi sarà, allora, seguire la sua benedetta Volontà e farvi un destino di gloria eterna.


Maria Valtorta - I Quaderni del 1943 - pag 381 .  

Benedizione Apostolica.


                                                                      Grazie Signore !

venerdì 28 giugno 2013

Sta a voi Cristiani . . . . . . .


Quaderni del 1943 – Maria Valtorta .  pag 363





Sta a voi cristiani , e soprattutto a voi, mie amorose, benedette, dilettissime vittime,

 fiori vivi che esalate il vostro spirito di fiore tutto per Me e che vivrete rose eterne in Cielo , sta

a voi , miei veri amici, ricondurmi gli erranti, senza giudicare se meritano d’esser degni del cielo.

Non sta a voi giudicare del premio o del castigo. Io solo sono Giudice . A voi spetta solo ricondurre

con le mie stesse armi : preghiera e sacrificio, e poi per ultimo la parola, i prodighi alla casa del Padre , per poter far giubilare il Cuore di Dio ed empire di gaudio i Cieli per un nuovo peccatore che si converte, lascia le tenebre e ritorna alla Luce, alla Verità, all’Amore.

giovedì 30 maggio 2013

Conducimi



JOHN HENRY NEWMAN
(Londra, 21 febbraio 1801 – Edgbaston, 11 agosto 1890)



Conducimi
Signore, fa di me ciò che vuoi!
Non cerco di sapere in anticipo i tuoi disegni su di me,voglio ciò che Tu vuoi per me.
Non dico:  "Dovunque andrai, io ti seguirò!",perché sono debole,ma mi dono a Te perché sia Tu a condurmi.
Voglio seguirTi nell'oscurità,non Ti chiedo che la forza necessaria.
O Signore, fa' ch'io porti ogni cosa davanti a Te, e cerchi ciò che a Te piace in ogni mia decisione e la benedizione su tutte le mie azioni.
Come una meridiana non indica l'ora se non con il sole, così io voglio essere orientato da Te,
Tu vuoi guidarmi e servirTi di me.
Così sia, Signore Gesù!

mercoledì 29 maggio 2013

Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo



La  prima cosa da imparare è il Segno della Croce. Ogni azione liturgica, ogni preghiera comincia con queste parole : Nel nome del Padre , del Figlio e dello Spirito Santo . Generalmente ci pensiamo poco al segno della Croce. Ogni volta che fai il segno di Croce " entri" veramente nella casa di Dio e nella famiglia di Dio. E allora preparati. Pensaci se tutto è a posto. Se sei pronto ad  " entrare " . Hai capito : nella Trinità . Ma entri nella Trinità come " lode di gloria " .
Ci possono aiutare in questo le parole della beata Elisabetta della Trinità :

 Nel cielo ogni anima è una lode di gloria al Padre, al Verbo , allo Spirito Santo, perchè ogni anima è stabilita nel puro amore e non vive più della sua propia vita, ma della vita di Dio. Allora essa lo conosce - come dice san Paolo - allo stesso modo che è da lui conosciuta. In altri termini il suo pensiero è il pensiero di Dio, la sua volontà la volontà di Dio, i lsuo amore l'amore stesso di Dio .


Riflessione  tratta da "Io ti conoscevo per sentito dire, ma ora i miei occhi ti vedono " di Luigi Mezzadri.

venerdì 24 maggio 2013

Venite, venite . . .

E' più facile ancora compiere un sacrificio, fare un'offerta, praticare un'opera di misericordia, che non essere obbedienti costantemente al volere di Dio. ( ....)


Respingete Dio respingendo la sua Volontà. Lo ripudiate per Padre e Signore. Ma siccome il cuore dell'uomo non può stare sensa adorare qualche cosa al posto del Dio vero che respingete, adorate il vostro io, la carne vostra, la vostra superbia, il vostro denaro; adorate Satana nelle vostre più acute manifestazioni. Ecco che perciò divenite idolatri. E di che ? Di ben orridi dèi  che vi tengono schiavi e schiavi infelici.



Venite , venite, cari figli del mio amore, venite al paterno giogo che non fa male, che non opprime, che non avvilisce, ma che anzi vi sorregge e vi guida e vi dà sicurezza di giunger al regno beato dove non è più dolore. (...)


Maria Valtorta - Quaderni del 1943 -  pag 294 - 


lunedì 6 maggio 2013

" ... e rese grazie "

Tratto dai quaderni del 1943  - Maria Valtorta.

( Gesù parla a Maria V. della Parabola dei pani e dei pesci )

Io, il Cristo, il Verbo del Padre, vi insegno un altro miracolo nel miracolo. Un miracolo che potete compiere anche voi quando sapete raggiungere quella potenza che occorre. Come ottengo Io quel miracolo ? Soltanto col toccare i pani e con lo spezzarli con le mai di Dio ? No.
Dice il vangelo  " e rese grazie "

Ecco il miracolo del miracolo. Io Figlio del Padre, Io Onnipotente come il Padre, Io Creatore con il Padre, rendo grazie . Prego il Padre, mi umilio con atto di sottomissione e di fiducia . ( ...)

Il miracolo del pane moltiplicato si compie dopo che Io ebbi  reso grazie al Padre. E voi ?



mercoledì 24 aprile 2013

I Quaderni del 1943 Maria Valtorta pag. 218 ( 16 luglio )








Dice Gesù :
" Lo senti  come fa male la ingratitudine e il disamore ? Oh ! nessuna tortura fisica è pari a queste !
E pensa che per te sono poche persone ma per Me furono e sono moltitudini.
Dare affetto e ricevere indifferenza e astio, dare opere e vedersele respinte, supera in potenza i colpi dei flagelli e il penetrare delle spine. Queste sono cose che colpiscono solo la carne , ma indifferenza, ingratitudine, astio , colpiscono l'anima, scrollano lo spirito ( .......)

Non guardare le creature: guarda Me. Non pensare alle creature altro che per provvedere alla loro poverissima anima. Pensa a Me. Non amare le creature per la loro persona: ama in loro Me. 

Così troverai in loro ciò che merita d'essere amato.(.......)



martedì 23 aprile 2013

Preghiera degli operai al loro patrono

Una bellissima preghiera da rivolgere al nostro amatissimo S.Giuseppe .


Preghiera degli operai al loro patrono 

O Patrono dei lavoratori, noi  che abbiamo consacrato la vita al lavoro, ci rivolgiamo a te. Facci comprendere che il lavoro è sacro e che deve essere un solo mezzo per mantenere la vita del corpo, ma anche mezzo per meritare il Paradiso. O caro Santo, ottienici la grazia di lavorare con spirito di penitenza per riparare i nostri peccati. E quando siamo affaticati e stanchi, ricordaci che dobbiamo offrire a Dio ogni nostra fatica per avere da Lui la vera ricompensa.
Così sia.

venerdì 12 aprile 2013

Da lontano sei arrivato .......

Si  Carissimo Papa Francesco , la tua semplicità nel parlare alle folle dei fedeli e dei lontani ha conquistato molti Cuori ormai assopiti nella calma apparente del mondo. Per noi oserei dire che sei propio " uno della nostra famiglia " un padre ma guardando a te penso a un Buon Nonno che con dolcezza ci sostiene con parole sagge e con una vera testimoninaza che viene da ogni tuo gesto d'amore.
Ringraziamo lo Spirito Santo ringraziamo Gesù Cristo e Dio Padre che ci hanno donato per questi tempi tanto difficili un " Babbo" che parla di Amore di Perdono che dobbiamo nutrire con la Parola di Dio , un Amore e un perdono che dobbiamo offrire in modo gratuito , perchè LUI stesso ci AMA e ci PERDONA .







domenica 24 marzo 2013

Pilato - Maria Valtorta l'Evangelo come mi è stato rivelato.


Vol 10 - Capitolo 609 – pag 69-70

Oh! Figli, figli miei ! oh ! miei Pilati di ora! Anche voi, come Ponzio Pilato, lasciate cadere con una alzata di spalle le questioni più vitali. Vi sembrano cose inutili, sorpassate.. Cosa è la Verità ? Denaro ? NO . Donne ? NO. Potere ? NO. Salute fisica ? NO. Gloria umana ? NO. E allora si lascia perdere. Non merita che si corra dietro a una chiemera. Denaro, donne, potere, buona salute,, comodi , onori ,  queste cose sono concrete, utili ,da amarsi  e raggiungersi a qualunque scopo. Voi ragionate così. E , peggio di Esaù, barattate i beni eterni per un cibo grossolano che vi nuoce nella salute fisica e che vi nuoce per la salute eterna. Perché non persistete a chiedere : “ Cosa è la verità “ ? Essa , la Verità , non chiede che di farsi conoscere, per istruirvi su di essa. Vi sta davanti come a Pilato e vi guarda con occhi di amore supplicante, implorandovi : “ Interrogami. Ti istruirò “ .

Vedi come guardo Pilato? Ugualmente guardo tutti voi così . E , se ho sguardo di sereno amore per chi mi ama e chiede le mie parole, ho sguardi di accorato amore per chi non mi ama , non mi cerca, non mi ascolta. Ma amore, sempre amore, perché l’Amore è la mia natura.(…..)

Chi sono lo sapete. Anche quelli che mi negano sanno che sono e Chi sono.. Non mentite. Venti secoli stanno intorno a Me e vi illustrano Chi sono e vi istruiscono sui miei prodigi. E’ più perdonabile Pilato. Non voi, che avete un retaggio di venti secoli di cristianesimo per sorreggere la vostra fede o per inculcarvela , e non ne volete sapere. Eppure con Pilato fui più severo che con voi.
Non risposi . Con voi parlo. E , ciononostante, non riesco a persuadervi che sono Io, che mi dovete adorazione e ubbidienza. (…..)

domenica 10 marzo 2013

Convertitevi e Credete al Vangelo



Questa mattina mi è tornata alla mente una frase “ ….mi sono convertito…. “   riflettendoci  non è uno stato già raggiunto o compiuto .

La Conversione procede di pari passo con “ il cammino di fede “ che ogni uomo di buona volontà sceglie di compiere in questa vita vissuta nella nostalgia del cielo.

Il convertirsi oso  dire che un atto di Fede, che,  dovrebbe condizionare scelte e atti della nostre giornate tanto vissute “ nella fretta di arrivare “ si ma dove ?

Farmaco delle anime che sostiene noi pellegrini su questa terra  è il PANE del cielo , Cristo Redentore  che nutre la “ fame “ spirituale della nostra anima e rinnova i noi l’uomo vecchio.

Che presunzione  ! dire “ mi sono Converito “ vedo che ancora oggi ho da “ Convertire “ molto del mio  agire , sperando nella Grazia di Dio , con la Fede ho fiducia che solo Lui può istruirmi e guidarmi , con la Speranza  nasce nel mio Cuore la certezza  chi vive amando , vive in pienezza  questa Vita , nella Carità  trovo quell’Amore così puro che è Dio stesso , Amore gratuito , amore sincero , Amore che guarisce e insegna a perdonare ogni offesa ricevuta.



Signore Gesù mite e umile di Cuore rendi il nostro Cuore simile al Tuo !

venerdì 8 marzo 2013

L'Evangelo come mi è stato rivelato - Maria Valtorta.



   Testo tratto dal Volume 9 cap 597 pag 433 della collana intitolata “ L’Evangelo come mi stato rivelato “ scritto da Maria Valtorta. Il capitolo si intitola “ Mercoledì notte al Getsemani con gli apostoli”.






Ora preghiamo insieme……
sia santificato il Tuo Nome”. Padre, io l’ho santificato. Pietà del tuo Germe.
Venga il Tuo Regno”. Per fondarlo io muoio. Pietà di Me.
sia fatta la Tua Volontà “. Soccorri la mia debolezza, Tu che hai creato la carne dell’uomo e di essa hai rivestito il tuo Verbo perché Io quaggiù ti ubbidisca così come sempre ti ho ubbidito in Cielo. Pietà del Figlio dell’uomo.
Dacci il Pane “ ….. Per l’anima un pane. Un pane non di questa Terra. Non per Me lo chiedo . Non ho bisogno che del tuo spirituale conforto. Ma per essi Io, Mendico, ti tendo la mano. Fra poco sarà trafitta e confitta, e più non potrà fare gesto d’amore. Ma ora può ancora. Padre, concedimi di dare loro il Pane che giornalmente fortifica la debolezza dei poveri figli di Adamo. Essi sono deboli, o Padre, inferiori sono, perché non hanno il Pane che è forza, l’angelico Pane che spiritualizza l’uomo e lo conduce a divenire divinizzato in Noi.
Rimetti a noi i nostri debiti “ Al Figlio tuo perdona, o Padre, se in qualche cosa mancò. Alla tua Perfezione posso ancor apparire imperfetto, Io, tuo Cristo che la carne aggrava. Agli uomini ..no. Il mio cosciente intelletto mi assicura di avere tutto fatto per essi. Ma Tu mi perdoni, Io perdono. Quanto devo Perdonare ! Quanto ! …. Eppure perdono. A questi presenti, ai discepoli assenti , ai sordi di cuore , ai nemici, ai derisori , ai traditori, agli assassini, ai deicidi… Ecco .
Ho perdonato tutta l’umanità. Per Me, o Padre, considera annullato ogni debito dell’uomo all’Uomo. Per dare a tutti il tuo Regno Io muoio, e  non volgio sia ascritto a condanna il peccare verso l’Amore incarnato……
Non ci indurre in tentazione” OH ! se Tu vuoi , ci puoi allontanare il demonio ! (….) a fugare quello che dalla nascita alla morte ci insidia ! Padre santo , pietà dei tuoi figli.
Liberaci, liberaci dal male!”. Tu lo puoi. Noi qui piangiamo… è tanto bello il Cielo e temiamo perderlo. Tu dici “ Il mio Santo non lo può perdere “ . Ma Io voglio chje veda in Me l’Uomo , il Primogenito degli uomini. Sono il loro fratello. Prego per loro e con loro. Padre, pietà ! Oh ! pietà !



   

giovedì 7 marzo 2013

Isaia 57, 17-21



Per l'iniquità della sua avarizia mi sono adirato,
l'ho percosso, mi sono nascosto e sdegnato;
eppure egli, voltandosi,
se n'è andato per le strade del suo cuore.
Ho visto le sue vie,
ma voglio sanarlo, guidarlo e offrirgli consolazioni.
E ai suoi afflitti
io pongo sulle labbra: «Pace,
pace ai lontani e ai vicini
- dice il Signore - e io li guarirò»».
I malvagi sono come un mare agitato,

che non può calmarsi
e le cui acque portano su melma e fango.
«Non c'è pace per i malvagi»,
dice il mio Dio.


sabato 16 febbraio 2013

Mani inchiodate

Signore Gesù ,
inchiodate al legno della croce
le tue mani grondano sangue,
versano amore nei nostri cuori
e in tutto il mondo.
Quelle mani di bambino
che si sono affidate a Maria,
quelle mani di giovane che hanno lavorato
lasciandosi addestrare da Giuseppe,
hanno accarezzato,
che hanno toccato e guarito tanti malati,
hanno pregato per noi,
quelle sante, venerabili mani
che per noi hanno spezzato il pane di vita,
noi stessi le abbiamo inchiodate
e ancora le inchiodiamo alla croce.
Ma tu, Signore, non stancarti
di tenerle stese davanti ai nostri occhi
come mendicante d'amore,
finchè tutti ritorniamo a te
per ricevere
da quelle mani ferite
il perdono e la salvezza eterna.

Amen .

Anna Maria Cànopi - Respiro dell'anima - pag 48,49.

sabato 9 febbraio 2013

La Fede mi rinfranca

Ti cerco dentro e fuori di me, ma niente mi comunica la Tua presenza. Sono entrato nel deserto anche qui ti celi ai miei sensi .          
Sembra tutto finito, ma questo per me sarà un" INIZO" ?
La Fede mi rinfranca , disseta la mia " sete  " di Te il resto è vanità dell'uomo .
Se almeno riuscissi a tenere a mente che ogni mio respiro è infuso in me dal Creatore dell'Universo !
Se comprendessi quale amore paterno nutri per me non facendomi mancare mai qualcosa per sfamarmi ! Se infine riuscissi a distaccarmi dalle mie spregevoli tendenze fin troppo umane !

 
Solo Tu Signore puoi spianare le mie "colline" , colmare le
" valli "  rendere piani i miei " dirupi ".

Signore Gesù mite e umile di Cuore rendi il mio Cuore simile al Tuo 

domenica 27 gennaio 2013

S.Ambrogio Esposizione del Vangelo secondo Luca







DAI  PADRI DELLA CHIESA




Perché molti, dice Luca, hanno intrapreso.
Evidentemente, hanno intrapreso coloro che poi non riuscirono a condurre a termine l'opera. In tal modo anche san Luca, dicendo che molti hanno intrapreso, dal canto suo dimostra esaurientemente che molti hanno cominciato senza poter finire.

Chi infatti si è sforzato di ripartire la materia, lo ha fatto secondo le sue forze, senza però riuscirvi.Invece i doni e la Grazia di Dio si ottengono senza alcuno sforzo e, quando vengono infusi, hanno l'effetto di irrigare l'ingegno dello scrittore, tanto che esso non scarseggi, ma abbondi rigogliosamente. 

Non si è sforzato Matteo, non si è sforzato Marco, non si è sforzato Giovanni, non si è sforzato Luca, ma provvisti dallo Spirito divino dell'abbondanza di tutto, parole e argomenti, terminarono senza alcuna fatica quanto avevano cominciato.

S.Ambrogio, Esposizione del Vangelo secondo Luca.




martedì 22 gennaio 2013

Il Tutto e il nulla - Augustin Guillerand

Io stancherei il migliore e il meno indaffarato degli uomini presentandomi così a lui ad ogni momento con , purtroppo, una disinvoltura e una sfacciataggine che offenderebbero anche i più indulgenti; Dio mi riceve sempre, perdona e scusa i miei modi sfacciati. Egli mi riceve e mi coccola. Mi scopre gli splendori del suo palazzo, ha sempre qualche luce nuova da offrire alla mia intelligenza qualche delizia per il mio cuore. E se la luce è antica, egli la riveste di freschezza come un fiore di una acerba primavera; e se crede utile lasciarmi nella notte, questa notte stessa si illumina di chiarezza e le tenebre più spesse cambiano in vive luci.
E se mi rifiuta le delizie sensibili, mi fa trovare nella preghiera del deserto delle dolcezze superiori che incantano la mia fede di bimbo che confida in suo Padre. (...)

Elevandosi, le anime entrano in regioni dove l'agitazione delle cose passeggere non giunge, il movimento cessa o diminuisce, le passioni si pacificano, il ronzio del mondo, le sue preuccupazioni, i nostri stessi pensieri si fanno come lontani, l'attenzione si concentra su Colui che è Silenzio, Riposo , Dio Pace;  ci si sente invasi di calma e come rivestiti dell'Immutabilità divina, che sembra comunicarsi a tutto l'esssere.(...)

venerdì 11 gennaio 2013

Preghiera del Malato Lourd

Preghiera del Malato 
 Signore Gesù, la malattia ha bussato alla porta della mia vita: un'esperienza dura, una realtà difficile d'accettare. Ciononostante, ti ringrazio proprio per questa malattia: mi ha fatto toccare con mano la fragilità e la precarietà dell'umana esistenza. Ora guardo tutto con altri occhi: quello che sono, con quello che ho, non mi appartiene, è un tuo dono. Ho scoperto che cosa vuol dire dipendere, aver bisogno di tutto e di tutti, non poter far nulla da solo. Ho provato la solitudine e l'angoscia, ma anche affetto e l'amicizia di tante persone. Signore! Anche se mi è difficile ripeto: "Sia fatta la tua volontà! " Ti offro le mie sofferenze e le unisco a quelle di Cristo. Benedici le persone che mi assistono e quelle che soffrono con me. Maria, nostra Signora di Lourdes, sono tuo devoto: intercedi per me presso il Figlio tuo. Amen.  



Questa sera ho visitato una cara amica che stava recitando il S.Rosario in diretta con Lourd e al termine dopo il Salve Regina abbiamo ascoltato questa bellissima preghiera che condivido con chi leggerà il mio Blog.
Preghiamo per i malati che non conosciamo e per quelli che sono al loro fianco che Gesù e Maria doni la forza di vincere il dolore fisico e spirituale che li affligge. 

venerdì 4 gennaio 2013

Il Messaggio dell'Epifania



L'Epifania, come indica il nome stesso, è la festa della manifestazione di Dio fatto uomo al mondo.
Per "Vedere" Gesù è necessario assumere l'atteggiamento dei Magi.

Cercare il Signore: " Dov'è il re dei Giudei ? ". Vedere i segni della sua presenza: " Abbiamo visto la sua stella". Andare: " Siamo venuti per adorarlo ". Allora il nostro quotidiano, grigio e ripetitivo, sarà illuminato e diventeremo coloro che portano un annuncio di speranza.

L'Epifania si celebra uscendo di casa, sforzandosi di veder largo, di vedere oltre, frequentando il diverso nella " convivialità delle differenze ".             ( T. Bello)

 I Magi hanno fatto questo e ci hanno avvertiti che bisogna scrutare costantemente l'orizzonte lontano, tener d'occhio le strade, essere pronti a incontri impensabili. 
Il cammino di una vita può procedere passo passo, ma la conclusione deve essere assolutamente radicale!
 Accettiamo di entrare anche noi con i Magi nella grotta di Betlemme in comunione con Cristo per avere fiducia nell'uomo, servirlo e donarci per lui.

( Messale delle Domeniche - 2007 )



martedì 1 gennaio 2013

S.Maria Causa della nostra gioia


 
Ugo de Balma (sec.XIII-XIV)


Mi rivolgo a te, misericordiosissima più di tutte le creature, che posi lo sguardo sugli umili anche in colpa, a te che sei potentissima, poiché per tuo mezzo fu riparata la caduta degli angeli, e la porta della vita fu aperta agli uomini, a te che intercedi a favore del povero . 
Per te tutti loderanno senza fine l'amatissimo Re eterno che nutristi al tuo seno, e che fu perciò unito a te con ineffabile vincolo d'amore.
Ti prego , sollevami dalla mia miseria e ottienimi, per la tua grazia, la perfetta purificazione dei miei peccati , affinché possa finalmente anch'io stringere a me con lo stesso tuo amore colui che hai amato con tutte le tue forze.
( De Mystica Theologia, c.I, part II, p.351)

http://www.radiomater.org/it/wr/str_mp3.htm