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mercoledì 25 dicembre 2013

Il Terziario Francescano Secolare

Carta d’identità del Terziario Francescano Secolare
 
Il terziario francescano secolare è generalmente un laico, chiamato a compiere il suo cammino terreno aderendo alla spiritualità francescana.
 
SCEGLIE di seguire S.Francesco d’Assisi, discepolo di Cristo e maestro dei fratelli nella sapienza e nell’amore evangelico. Come lui si impegna a vivere il Vangelo, secondo lo Spirito delle beatitudini e di testimoniarlo con entusiasmo e coerenza.
 
DESIDERA :
- Conoscere il disegno di Dio su di sé e compiere la Sua volontà
- Amare Gesù e la Madonna
- Essere strumento di pace e bene per il prossimo
- Vivere la figliolanza nei confronti della Chiesa
- Accogliere il carisma francescano, che consiste nell’umiltà, fraternità e letizia.
 
ATTUA questi propositi mediante:
- La preghiera, da cui attinge luce e forza.
- La formazione, con la quale impara a conoscere, vivere ed amare il Cristianesimo,
- Il servizio, che concretizza la carità e l’umiltà,
- La testimonianza lieta e coerente del vangelo,
- La vita in fraternità per rafforzare i vincoli di conoscenza reciproca, amicizia e comunione propri di un’autentica famiglia di Dio,
- La conversione continua, con cui ogni giorno compie un piccolo passo verso la perfezione della santità, cui è chiamato ogni battezzato.

sabato 21 dicembre 2013

Con ali d'Aquila verso il Sole

" Ubbidisci sempre al richiamo , con prontezza e fiducia. Abbandonati al vento dell'amore. Esso ti sostiene, non ti ostacola. Esso spira per portarti a Me da cui viene. Perditi goccia d'acqua nel mio infinito oceano, perditi, favilla di luce nel mio sconfinato fulgore. Entra a far parte del tuo Dio e Signore, del tuo Sposo. Ti apro tutte le porte dei miei tesori perchè tu li possegga.  Ti amo ! "
                                             Quaderni del 1943 - pag 627 - Maria Valtorta.


mercoledì 11 dicembre 2013

Alcuni insegnamenti di Santa Teresa d’Avila FRANCO MICHELINI-TOCCI


 
Raccoglimento, prime ‘stazioni’, prima acqua

Per ottenere questo risultato, lo sforzo iniziale consiste nel ‘raccoglimento’, che è un modo per tenere occupata la mente su un unico oggetto, evitando che si disperda come fa di solito. L’oggetto, indicato da Teresa, è in realtà più d’uno, ma questi si possono ridurre a tre o quattro principali. Al primo posto possiamo mettere quello più tradizionale per un cristiano, che è la meditazione, ossia l’attenta osservazione di un episodio importante della Scrittura, come per esempio la passione di Cristo. Tuttavia, in maniera piuttosto libera e originale, Teresa non si sogna nemmeno di dire che questo sia l’unico modo e ne suggerisce almeno altri tre. Uno consiste nella lettura di un libro, soffermandosi di tempo in tempo su qualcosa che attragga in modo particolare l’attenzione, l’altro nella meditazione di una propria mancanza o difficoltà e il terzo nella contemplazione della natura. “Per me bastava anche la vista dei campi, dell’acqua e dei fiori”, ci dice.  Poiché però sappiamo che questi inizi sono caratterizzati da sforzo, dobbiamo pensare che si debba esercitare una buona dose di volontà per mantenere l’attenzione concentrata il più possibile sull’oggetto prescelto. Scegliendo una metafora che le è cara, Teresa dirà che all’inizio della via si è simili a un giardiniere che attinga faticosamente l’acqua dal pozzo per innaffiare il giardino.

 Amedeo Guffanti - Antico pozzo Montevecchio .

http://www.radiomater.org/it/wr/str_mp3.htm