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mercoledì 2 agosto 2017

Voglio mandarvi tutti in Paradiso !

TUTTI IN PARADISO!
Come nasce l’Indulgenza della Porziuncola
Ispirato da Dio in una visione, alla quale alluderà egli stesso, Francesco concepì il disegno di domandare, per la sua Porziuncola, un privilegio che poteva sembrar follia per un luogo così umile e sconosciuto.
Dal Diploma di Teobaldo, vescovo di Assisi, che il Sabatier e il Faloci giudicarono la più genuina narrazione dello straordinario evento, sappiamo che il Santo colse il momento dell’elezione di Onorio III per la sua grande richiesta:


“Stando il beato padre Francesco presso santa Maria della Porziuncola, una notte gli fu rivelato dal Signore che doveva recarsi dal sommo Pontefice messer Onorio, che era allora a Perugia, per impetrare l’indulgenza per la chiesa stessa di S. Maria della Porziuncola allora da lui riparata.
Egli, levandosi al mattino, chiamò il suo compagno fra Masseo da Marignano e recatosi dal detto messer Onorio gli disse: ‘Padre santo mio signore, poco tempo fa ho restaurato in onore della Vergine gloriosa una chiesa; supplico la Santità Vostra che vi poniate un’indulgenza senza offerte’.
Rispondendogli, il Papa disse: ‘Non è opportuno far questo; chi infatti richiede un’indulgenza, bisogna che stenda la sua mano in aiuto. Ma dimmi quanti anni vuoi e quanto d’indulgenza io vi debba porre’.
San Francesco gli rispose: ‘Padre santo, piaccia alla Santità Vostra non darmi anni ma anime!’.
E il signor Papa disse: ‘Come, vuoi anime?’.
Disse il beato Francesco: ‘Voglio, Padre santo, se piace alla Vostra Santità, che quanti confessati e contriti, e, com’è dovere, assolti dal sacerdote, entreranno in quella chiesta, siano liberati dalla pena e dalla colpa, in cielo e in terra, dal giorno del battesimo fino al giorno e all’ora dell’ingresso nella detta chiesa’.
E il signor Papa soggiunse: ‘È assai e grande cosa ciò che tu chiedi, Francesco, ma mai la Curia romana fu solita concedere una tale indulgenza’.
Disse il beato Francesco: ‘Signore, ciò che chiedo, non lo chiedo per mia iniziativa, ma da parte di Colui che mi ha mandato, cioè il Signore Gesù Cristo’.
Allora il Papa subito lo interruppe, dicendo per tre volte: ‘Ci piace che tu l’abbia!’.
Allora i signori cardinali che erano presenti intervennero: ‘Badate, Signore, che se concedete a costui una tale indulgenza, distruggete quella d’oltremare’.
Il signor Papa rispose: ‘Gliela abbiamo data e concessa; non possiamo né dobbiamo annullare ciò che abbiamo fatto. Ma modifichiamola, affinché sia estesa soltanto a un unico giorno naturale’.
Allora richiamò frate Francesco e gli disse: ‘Ecco che da questo momento concediamo che chiunque si recherà alla detta chiesa e vi entrerà contrito e ben confessato, sia assolto dalla pena e dalla colpa. E vogliamo che ciò valga ogni anno in perpetuo, solo per un giorno naturale, dai primi vespri inclusa la notte fino ai vespri del giorno successivo’.
Allora il beato Francesco, chinato il capo, usciva dal palazzo.
E il signor Papa vedendolo partire lo richiamò dicendogli: ‘O semplicione, come te ne vai? Che cosa porti con te di questa indulgenza?’
Il beato Francesco rispose: ‘Mi è sufficiente la sola vostra parola. Se è opera di Dio, deve Lui manifestare l’opera sua! Di questo non voglio altro documento; ma che soltanto sia la carta la beata Vergine Maria, Cristo sia il notaio e testimoni gli Angeli’”.
Successive tradizioni hanno precisato che il 2 agosto di quello stesso 1216 fu consacrata la cappella della Porziuncola con la partecipazione di sette vescovi dell’Umbria. In quella occasione fu lo stesso san Francesco ad annunciare alla folla dei devoti presenti la straordinaria indulgenza, che aveva ottenuto dal papa. Di quell’annuncio sono giunte a noi le prime parole: “Voglio mandarvi tutti in paradiso!”.

domenica 30 luglio 2017

Preghiera alla Madonna della Salute





O Maria , Vergine Santa, Madre di Dio e Madre della Chiesa, sollecitati dalla cara consuetudine della nostra comunità, Ti invochiamo col titolo di Madonna della Salute e ti chiediamo di custodirci l'integrità fisica 
e l' equilibrio mentale.
Facci comprendere che ad ogni dono ricevuto deve corrispondere il proposito di offrire la nostra vita ai fratelli per esercitare l'amore più grande. Sostieni la nostra volontà a servire tutti i bisognosi in cui la Fede ci fa riscoprire il Signore Gesù per ottenere di praticare l'amore più grande. 
Proteggi coloro che hanno scelto o sono chiamati al grave e urgente compito di alleviare le sofferenze altrui.

E quando saremo turbati dal dolore, donaci la consapevolezza di essere, come sei stata Tu, ai piedi della croce, accanto al tuo e nostro Gesù, che soffre e che salva. Tieni desta nella nostra mente e nel nostro cuore la certezza che siamo stati scelti per la vita eterna e per risorgere con Cristo, tuo Figlio e nostro Salvatore. Amen.

giovedì 20 luglio 2017

La Pianta di DIO Francois Pollien

Così animato nell'intimo, tu sei all'esterno l'uomo della dedizione e del sacrificio:
le sante cause ti trovano pronto all'abnegazione e perfino all'eroismo  sai dare con gioia  le tue pena, il tuo tempo, il tuo denaro, la tua persona, tutto ciò che ti è possibile e permesso dare.

Per mezzo tuo vivono e si propagano, a beneficio delle anime, le benefiche imprese, le situazioni salutari, le creazioni innovatrici. Ti mostri apostolo nel tuo ambiente, nella tua situazione secondo che Dio te lo chiede e te lo ispira. L'anima perfetta non sta mai senza esercitare un apostolato. (...)

Senza correre a nulla di straordinario, nella semplicità stessa delle azioni comuni ella sa discernere il bene da fare, l'influenza da esercitare; vede alla sua portata la predicazione prudente  per mezzo della parola, dall'esempio, i modi di procedere e tanti piccoli mezzi di cui ignorava perfino la potenza.



martedì 18 luglio 2017

SANTA TERESA D'AVILA

RACCOGLIMENTO, PRIME ‘STAZIONI’, PRIMA ACQUA  SANTA TERESA D'avila

Per ottenere questo risultato, lo sforzo iniziale consiste nel ‘raccoglimento’, che è un modo per tenere occupata la mente su un unico oggetto, evitando che si disperda come fa di solito. L’oggetto, indicato da Teresa, è in realtà più d’uno, ma questi si possono ridurre a tre o quattro principali. Al primo posto possiamo mettere quello più tradizionale per un cristiano, che è la meditazione, ossia l’attenta osservazione di un episodio importante della Scrittura, come per esempio la passione di Cristo. Tuttavia, in maniera piuttosto libera e originale, Teresa non si sogna nemmeno di dire che questo sia l’unico modo e ne suggerisce almeno altri tre. Uno consiste nella lettura di un libro, soffermandosi di tempo in tempo su qualcosa che attragga in modo particolare l’attenzione, l’altro nella meditazione di una propria mancanza o difficoltà e il terzo nella contemplazione della natura. “Per me bastava anche la vista dei campi, dell’acqua e dei fiori”, ci dice. 3 Poiché però sappiamo che questi inizi sono caratterizzati da sforzo, dobbiamo pensare che si debba esercitare una buona dose di volontà per mantenere l’attenzione concentrata il più possibile sull’oggetto prescelto. Scegliendo una metafora che le è cara, Teresa dirà che all’inizio della via si è simili a un giardiniere che attinga faticosamente l’acqua dal pozzo per innaffiare il giardino.



domenica 16 luglio 2017

San Giovanni Climaco ( o della Scala)

L'esicasta è colui che, paradossalmente, si  sforza di circoscrivere l'incorporeo in una dimora carnale. L'esicasta è colui che dice " Io dormo, ma il mio cuore veglia".
Chiudi la porta della tua cella al tuo corpo, la porta della tua bocca alla tua parola, la tua porta interiore agli spiriti.

Seduto su un monte osserva , se ne sei capace, e vedrai il mondo, il momento, l'origine, il nome e la natura dei ladri che vogliono introdursi nella tua vigna per rubare i grappoli.

Se la vedetta è affaticata, si leva per pregare, poi siede nuovamente e si rimette con coraggio alla sua occupazione.




sabato 15 luglio 2017

L'anima assediata ....... Filoteo il Sinaita XII secolo

19. L'anima assediata è circondata dagli spiriti maligni, incatenata nelle tenebre. Questo cerchio di oscurità gli impedisce di pregare come vorrebbe: essa è invisibilmente incatenata e i suoi occhi interiori non vedono più. Ma se comincia a pregare,e , pregando , ad essere sobria, allora grazie a questa preghiera, comincerà a liberarsi a poco a poco delle tenebre.
Apprenderà che vi è nel cuore un'altra guerra segreta, una lotta di pensieri impuri ispirati dagli spiriti del male.
La Scrittura ne dà testimonianza. 
Dice infatti : " Se l'ira di un potente si accende contro di te, non lasciare il tuo posto"(Qo 10,4). Il posto dello spirito è quello di restare saldo nella virtù e nella sobrietà.




martedì 11 luglio 2017

SOLO dinanzi all' UNICO

Dopo anni rieccomi . Sono ritornato da dove ero partito dal DESERTO. Propio qui ascoltai la Tua voce che si fa ascoltare soltanto da un'orecchio attento. Sono tornato perchè è l'unico posto dove posso far lontani i pensieri che fanno male al cuore.Se questa è la TUA volontà Signore io l'accetto .
Quanto dolore ! quanto dolore ! intorno e dentro di noi !
Umilmente mi affido a Te ! Tu mi hai reso forte nel sostenere i miei cari ammalati . Mi hai reso forte davanti alla loro morte.
Ora anche Tu ti sei nascosto e mi sento smarrito .
Sono qui nel deserto lontano da tutto e da tutti e ti aspetto Signore.
Ti prego affrettati a venire nel mio cuore ormai arido e ridonami la Vita !


Signore Salvaci.



http://www.radiomater.org/it/wr/str_mp3.htm