Raccoglimento, prime ‘stazioni’,
prima acqua
Per ottenere questo risultato, lo sforzo
iniziale consiste nel ‘raccoglimento’, che è un modo per tenere occupata la
mente su un unico oggetto, evitando che si disperda come fa di solito.
L’oggetto, indicato da Teresa, è in realtà più d’uno, ma questi si possono
ridurre a tre o quattro principali. Al primo posto possiamo mettere quello più
tradizionale per un cristiano, che è la meditazione, ossia l’attenta
osservazione di un episodio importante della Scrittura, come per esempio la
passione di Cristo. Tuttavia, in maniera piuttosto libera e originale, Teresa
non si sogna nemmeno di dire che questo sia l’unico modo e ne suggerisce almeno
altri tre. Uno consiste nella lettura di un libro, soffermandosi di tempo in
tempo su qualcosa che attragga in modo particolare l’attenzione, l’altro nella
meditazione di una propria mancanza o difficoltà e il terzo nella contemplazione
della natura. “Per me bastava anche la vista dei campi, dell’acqua e dei fiori”,
ci dice. Poiché però sappiamo che questi inizi sono caratterizzati da sforzo,
dobbiamo pensare che si debba esercitare una buona dose di volontà per mantenere
l’attenzione concentrata il più possibile sull’oggetto prescelto. Scegliendo una
metafora che le è cara, Teresa dirà che all’inizio della via si è simili a un
giardiniere che attinga faticosamente l’acqua dal pozzo per innaffiare il
giardino.
Amedeo Guffanti - Antico pozzo Montevecchio .