Io stancherei il migliore e il meno indaffarato degli uomini presentandomi così a lui ad ogni momento con , purtroppo, una disinvoltura e una sfacciataggine che offenderebbero anche i più indulgenti; Dio mi riceve sempre, perdona e scusa i miei modi sfacciati. Egli mi riceve e mi coccola. Mi scopre gli splendori del suo palazzo, ha sempre qualche luce nuova da offrire alla mia intelligenza qualche delizia per il mio cuore. E se la luce è antica, egli la riveste di freschezza come un fiore di una acerba primavera; e se crede utile lasciarmi nella notte, questa notte stessa si illumina di chiarezza e le tenebre più spesse cambiano in vive luci.
E se mi rifiuta le delizie sensibili, mi fa trovare nella preghiera del deserto delle dolcezze superiori che incantano la mia fede di bimbo che confida in suo Padre. (...)
Elevandosi, le anime entrano in regioni dove l'agitazione delle cose passeggere non giunge, il movimento cessa o diminuisce, le passioni si pacificano, il ronzio del mondo, le sue preuccupazioni, i nostri stessi pensieri si fanno come lontani, l'attenzione si concentra su Colui che è Silenzio, Riposo , Dio Pace; ci si sente invasi di calma e come rivestiti dell'Immutabilità divina, che sembra comunicarsi a tutto l'esssere.(...)