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domenica 23 dicembre 2012

Santissima Maria

"Preghiera a Maria Santissima" 
Scritta da Sant' Alfonso Maria De'Liguori 

Santissima Vergine Immacolata e Madre mia Maria, Tu sei la Madre del mio Signore, la Regina del mondo, l'Avvocata, la Speranza, il Rifugio dei peccatori. Io, il più miserabile di tutti, ricorro oggi a Te. O grande Regina, Ti venero e Ti ringrazio per le grazie che mi hai donato finora e specialmente per avermi liberato dall'inferno che ho meritato tante volte. 
Ti amo Signora amabilissima e sono così infiammato d'amore per Te che Ti prometto di volerTi sempre servire e di fare quanto mi è possibile perchè anche gli altri Ti amino. 
O Madre di Misericordia, ripongo in Te tutte le mie speranze, tutta la mia salvezza. Ti prego, accettami come Tuo servo ed accoglimi sotto il Tuo manto e poichè sei così potente con Dio, liberami da tutte le tentazioni, oppure ottienimi forza di vincerle fino alla morte.
 A Te chiedo il vero amore a Gesù Cristo e con il Tuo aiuto spero di fare una buona morte. Madre mia, per il Tuo Amore a Dio Ti prego di aiutarmi sempre, ma soprattutto nell'ultimo istante della mia vita. 
Non lasciarmi finchè non mi vedrai salvo in Cielo a benedirTi e a cantare le Tue misericordie per tutta l'etrnità. Amen. Così spero, così sia.




Ho Maria portaci con te in questo Natale del Signore , portaci in quella fredda grotta
dove con il tuo sposo avete accolto il Creatore della Vita.
Ogni volta che oso pensare a Te Signore 
così indifeso , così dolce , così umile
il mio cuore si innamora sempre più di Te.

Vieni Signore Gesù !
 

venerdì 14 dicembre 2012

" Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito "

Gal 5 ,13-25


 Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà. Che questa libertà non divenga però un pretesto per la carne; mediante l'amore siate invece a servizio gli uni degli altri. Tutta la Legge infatti trova la sua pienezza in un solo precetto: Amerai il tuo prossimo come te stesso. Ma se vi mordete e vi divorate a vicenda, badate almeno di non distruggervi del tutto gli uni gli altri! Sotto la guida dello Spirito di Dio Vi dico dunque: camminate secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare il desiderio della carne. 
La carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge. Del resto sono ben note le opere della carne: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere. 
Riguardo a queste cose vi preavviso, come già ho detto: chi le compie non erediterà il regno di Dio. Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, magnanimità, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro queste cose non c'è Legge. Quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri. Perciò se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri.

giovedì 13 dicembre 2012

.... Ma io sono sempre con te.....

SALMO 73 
  La fede del giusto messa alla prova 
 Di Asaf
1 . Quanto è buono Dio con gli uomini retti, Dio con i puri di cuore!
 2 Ma io per poco non inciampavo, quasi vacillavano i miei passi, 
3 perché ho invidiato i prepotenti, vedendo il successo dei malvagi.
 4 Fino alla morte infatti non hanno sofferenze e ben pasciuto è il loro ventre. 
5 Non si trovano mai nell'affanno dei mortali e non sono colpiti come gli altri uomini.
 6 Dell'orgoglio si fanno una collana e indossano come abito la violenza.
 7 I loro occhi sporgono dal grasso, dal loro cuore escono follie. 
 8 Scherniscono e parlano con malizia, parlano dall'alto con prepotenza. 
 9 Aprono la loro bocca fino al cielo e la loro lingua percorre la terra. 
10 Perciò il loro popolo li segue e beve la loro acqua in abbondanza. 
11 E dicono: «Dio, come può saperlo? L'Altissimo, come può conoscerlo?». 
12 Ecco, così sono i malvagi: sempre al sicuro, ammassano ricchezze. 
13 Invano dunque ho conservato puro il mio cuore, e ho lavato nell'innocenza le mie mani! 
14 Perché sono colpito tutto il giorno e fin dal mattino sono castigato? 
15 Se avessi detto: «Parlerò come loro», avrei tradito la generazione dei tuoi figli.
 16 Riflettevo per comprendere questo ma fu una fatica ai miei occhi, 
17 finché non entrai nel santuario di Dio e compresi quale sarà la loro fine. 
18 Ecco, li poni in luoghi scivolosi, li fai cadere in rovina. 
19 Sono distrutti in un istante! Sono finiti, consumati dai terrori! 
20 Come un sogno al risveglio, Signore, così, quando sorgi, fai svanire la loro immagine. 
21 Quando era amareggiato il mio cuore e i miei reni trafitti dal dolore, 
22 io ero insensato e non capivo, stavo davanti a te come una bestia. 
23 Ma io sono sempre con te: tu mi hai preso per la mano destra.
 24 Mi guiderai secondo i tuoi disegni e poi mi accoglierai nella gloria. 
25 Chi avrò per me nel cielo? Con te non desidero nulla sulla terra.
 26 Vengono meno la mia carne e il mio cuore; ma Dio è roccia del mio cuore, mia parte per sempre.
 27 Ecco, si perderà chi da te si allontana; tu distruggi chiunque ti è infedele. 
28 Per me, il mio bene è stare vicino a Dio; nel Signore Dio ho posto il mio rifugio, per narrare tutte le tue opere.

mercoledì 28 novembre 2012

La Sapienza -" È riflesso della luce perenne "

Dal libro della Sapeinza 7 ,22-30 Le caratteristiche della sapienza In lei c'è uno spirito intelligente, santo, unico, molteplice, sottile, agile, penetrante, senza macchia, schietto, inoffensivo, amante del bene, pronto, libero, benefico, amico dell'uomo, stabile, sicuro, tranquillo, che può tutto e tutto controlla, che penetra attraverso tutti gli spiriti intelligenti, puri, anche i più sottili.
La sapienza è più veloce di qualsiasi movimento, per la sua purezza si diffonde e penetra in ogni cosa. È effluvio della potenza di Dio, emanazione genuina della gloria dell'Onnipotente; per questo nulla di contaminato penetra in essa. È riflesso della luce perenne, uno specchio senza macchia dell'attività di Dio e immagine della sua bontà. Sebbene unica, può tutto; pur rimanendo in se stessa, tutto rinnova e attraverso i secoli, passando nelle anime sante, prepara amici di Dio e profeti. Dio infatti non ama se non chi vive con la sapienza. Ella in realtà è più radiosa del sole e supera ogni costellazione, paragonata alla luce risulta più luminosa; a questa, infatti, succede la notte, ma la malvagità non prevale sulla sapienza.

lunedì 26 novembre 2012

Gaudium et spes - Rispetto della persona umana . pag 823

27. Rispetto della persona umana. Scendendo a conseguenze pratiche di maggiore urgenza, il Concilio inculca il rispetto verso l'uomo: ciascuno consideri il prossimo, nessuno eccettuato, come un altro « se stesso », tenendo conto della sua esistenza e dei mezzi necessari per viverla degnamente (50), per non imitare quel ricco che non ebbe nessuna cura del povero Lazzaro (51).
Soprattutto oggi urge l'obbligo che diventiamo prossimi di ogni uomo e rendiamo servizio con i fatti a colui che ci passa accanto: vecchio abbandonato da tutti, o lavoratore straniero ingiustamente disprezzato, o esiliato, o fanciullo nato da un'unione illegittima, che patisce immeritatamente per un peccato da lui non commesso, o affamato che richiama la nostra coscienza, rievocando la voce del Signore: « Quanto avete fatto ad uno di questi minimi miei fratelli, l'avete fatto a me» (Mt25,40). Inoltre tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l'aborto, l'eutanasia e lo stesso suicidio volontario; tutto ciò che viola l'integrità della persona umana, come le mutilazioni, le torture inflitte al corpo e alla mente, le costrizioni psicologiche; tutto ciò che offende la dignità umana, come le condizioni di vita subumana, le incarcerazioni arbitrarie, le deportazioni, la schiavitù, la prostituzione, il mercato delle donne e dei giovani, o ancora le ignominiose condizioni di lavoro, con le quali i lavoratori sono trattati come semplici strumenti di guadagno, e non come persone libere e responsabili: tutte queste cose, e altre simili, sono certamente vergognose. Mentre guastano la civiltà umana, disonorano coloro che così si comportano più ancora che quelli che le subiscono e ledono grandemente l'onore del Creatore.

venerdì 23 novembre 2012

Gaudium et spes - Forme e cause dell'ateismo

Con il termine di " ateismo " vengono designati fenomeni assai diversi tra loro. Alcuni negano esplicitamente Dio; altri ritengono che l'uomo non possa dir niente di Lui; altri poi prendono in esame il problema (*) relativo a Dio con un metodo tale per cui questo sembra privo di senso. Molti , oltrepassano indebitamente i confini delle scienze positive o pretendono di spiegare tutto solo da questo punto di vista scientifico, oppure al contrario non ammettono ormai alcuna verità assoluta. Alcuni tanto esaltano l'uomo, che la fede in Dio ne risulta quasi snervata , inclini come sono, così pare, ad affermare l'uomo più che negare Dio. Altri si immaginano Dio in modo tale che quella rappresentazione che essi rifiutano in nessun modo è di Dio, del Vangelo (*) . Altri nemmeno si pongono il problema di Dio , in quanto non sembrano sentire alcuna inquietudine religiosa né riescono a capire perché dovrebbero interessarsi di religione. L'ateismo inoltre ha origine non di rado o dalla protesta violenta contro il male del mondo , o dall'aver attribuito indebitamente i caratteri propi dell'Assoluto a qualche valore umano, così che questo prende il posto di Dio. Perfino la civiltà moderna, non per se stessa ma in quanto troppo irretita nella realtà terrena, può rendere spesso più difficile l'accesso a Dio .

lunedì 12 novembre 2012

La Santa Comunione

( Pag 335 ) CAPITOLO X LA SANTA COMUNIONE NON VA TRALASCIATA CON LEGGEREZZA Voce del Diletto 1. A questa sorgente della grazia e della misericordia divina, a questa sorgente della bontà e di ogni purezza devi ricorrere frequentemente, fino a che tu non riesca a guarire dalle tue passioni e dai tuoi vizi; fino a che tu non ottenga di essere più forte e più vigilante contro tutte le tentazioni e gli inganni del diavolo. Questi, il nemico, ben sapendo quale sia il beneficio e il rimedio grande insito nella santa Comunione, tenta in ogni modo e in ogni momento di ostacolare, per quanto può, le anime fedeli e devote, distogliendole da essa. Taluni, infatti, quando vogliono prepararsi alla santa Comunione, subiscono i più forti assalti del demonio. Lo spirito del male - come è detto nel libro di Giobbe (1,6; 2,1) - viene in mezzo ai figli di Dio, per turbarli, con la consueta sua perfidia, e per renderli troppo timorosi e perplessi, finché non abbia affievolito il loro slancio o abbia loro strappato, di forza, la fede: nella speranza che essi lascino del tutto la Comunione o vi si accostino con poco fervore.
Ma non ci si deve curare per nulla delle sue astuzie e delle sue suggestioni, per quanto turpi e terrorizzanti, Su di lui bisogna ritorcere le immaginazioni che provengono da lui. Va disprezzato e deriso, quel miserabile. Per quanti assalti egli compia e per quante agitazioni egli susciti, la santa Comunione non deve essere tralasciata. Talora avviene che siano di ostacolo alla Comunione persino una eccessiva preoccupazione di essere sufficientemente devoti e una certa angustia dubbiosa sul confessarsi. Ma tu agisci secondo il consiglio dei saggi, tralasciando ansie e scrupoli, che costituiscono impedimento alla grazia divina e distruggono lo spirito di devozione. Non lasciare la santa Comunione, per ogni piccola difficoltà o stanchezza. Ma va subito a confessarti e perdona di cuore agli altri ogni offesa ricevuta; che se tu hai offeso qualcuno e chiedi umilmente scusa, il Signore prontamente avrà misericordia di te. -Imitazione di Cristo .-

sabato 3 novembre 2012

ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.

Ap 7,2 – 4.9-14 Io, Giovanni, vidi salire dall'oriente un altro angelo, con il sigillo del Dio vivente. E gridò a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di devastare la terra e il mare: «Non devastate la terra né il mare né le piante, finché non avremo impresso il sigillo sulla fronte dei servi del nostro Dio». E udii il numero di coloro che furono segnati con il sigillo: centoquarantaquattromila segnati, provenienti da ogni tribù dei figli d'Israele. Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani. E gridavano a gran voce: «La salvezza appartiene al nostro Dio, seduto sul trono, e all'Agnello». E tutti gli angeli stavano attorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si inchinarono con la faccia a terra davanti al trono e adorarono Dio dicendo: «Amen! Lode, gloria, sapienza, azione di grazie, onore, potenza e forza al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen». Uno degli anziani allora si rivolse a me e disse: «Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?». Gli risposi: «Signore mio, tu lo sai». E lui: «Sono quelli che vengono dalla grande tribolazione e che hanno lavato le loro vesti, rendendole candide nel sangue dell'Agnello.

domenica 28 ottobre 2012

Beati i poveri di spirito , perchè di essi è il regno dei cieli.

Nell’avvicinarsi della festività in cui la Chiesa Cattolica ricorda tutti i Santi ricordo che spesso che parlando ( appunto dei Santi ) mi rispondono “ Sii ma loro erano Santi “ quando parli magari di alcuni miracoli o gesta particolarmente eroiche. Mi piace ricordare che TUTTI NOI siamo votati alla Santità nella misura in cui riusciamo ad abbandonarci in modo attivo alla volontà di Dio Padre. La “ Santità “ è una vocazione di ogni creatura umana che segue le orme di Cristo . In modo provocatorio mi viene ricordato che ci sono persone che hanno vissuto una vita votata al bene e che anche loro sono giusti e santi anche se hanno vissuto lontano dalla parola Dio . Non potrebbe essere? Chi può porre limiti al soffio dello Spirito Santo ? “ Tutto è possibile a Dio “. Ci sono pure Santi che non sono conosciuti alle genti ? Certo è possibile che ci sono persone vissute nell’anonimato per gli uomini ma non agli occhi di Dio che vede anche nel segreto . Madri , Padri , Sacerdoti , laici, figli , orfani , vedove , anziani e malati che hanno vissuto la loro vita non soltanto con lo spirito di servizio ma ………. “ ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti “ Mc 10,43 . Pace e Bene.

domenica 7 ottobre 2012

Il matrimonio secondo il progetto di Dio

MC (10,2-12) " Ma all'inizio della creazione Dio li fece maschio e femmina; per questo l'uomo lascera suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una carne sola. Dunque l'uomo non divida quello che Dio ha congiunto ". ---------------------------------------------------------------- Scrittori Ecclesiastici -Donde mi sarà dato di esporre la felicità di quel matrimonio che viene contratto davanti alla Chiesa, rafforzato dall’Offerta eucaristica, segnato dalla benedizione, che gli angeli annunziano e che il Padre ratifica? Sono fratelli e sono collaboratori. Insieme pregano, insieme si prostrano e insieme digiunano; l’uno ammaestra l’altro, l’uno onora l’altro, l’uno sostiene l’altro. Sono uniti nella Chiesa di Dio, sono uniti al convivo di Dio, nelle angustie, nelle persecuzioni , nelle consolazioni. Nessuno ha segreti per l’altro, o evita l’altro, o è gravoso all’altro; visitano i bisognosi, sostengono gli indigenti: le elemosine non hanno biasimo, i sacrifici non hanno riprensione, la diligenza di ogni giorno non ha impedimento. Il segno di croce non è furtivo, la congratulazione non è trepida, la benedizione non è muta: i salmi e gli inni risuonano a due voci e i due fanno a gara nel cantar meglio a loro Dio . Cristo gode vedendo ciò e udendo ciò e manda ad essi la sua pace. TERTULLIANO , Alla moglie .

domenica 23 settembre 2012

S.Massimo di Torino - Discorsi

Dal Vangelo secondo Marco ( 9,30-37) 
" Per la strada avevano discusso su chi fosse il più grande. Sedutosi chiamò i dodici e disse loro: Se uno vuole essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti"

Potete comprendere quale reverenza sia dovuta ai leviti e sacerdoti di Dio e con quale umiltà gli stessi chierici debbano prevenirsi a vicenda nel rendersi onore. Comprendiamo che si previene al regno con l'umiltà e con la semplicità si entra in cielo. Chi dunque desidera raggiungere le altezze della divinità cerchi gli abbassamenti dell'umiltà ; chi vuole precedere il fratello nel regno, prima lo preceda nell'onorarlo; lo superi pure nel servirlo, per poterlo superare in santità. Se infatti il fratello non ti ha offeso, gli devi rispetto e amore; e se per caso ti ha offeso, onoralo ancor più per conquistarlo. Questa è  infatti  l'idea centrale del cristianesimo: che ricambiamo con l'amore chi ci ama, con la pazienza chi ci offende. Chi dunque sarà stato più paziente nel sopportare le offese, sarà maggiore nel regno dei cieli. Non si giunge al regno con la superbia, le ricchezze e la prepotenza, ma con l'umiltà e la povertà e la dolcezza.

                               
 S.Massimo di Torino , Discorsi .



domenica 16 settembre 2012

S.Agostino - Discorsi .

( Mc 8,27-35 ) 
" Se qualcuno vuol venire dietro a me , rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua "

Dai Padri della Chiesa
Non si deve pensare che debbano dare ascolto a questo comando le vergini e non le maritate, o le vedove e non le spose o i monaci e non i coniugati, o chierici e non i laici; deve seguire Cristo tutta quanta la Chiesa, tutto quanto il corpo, tutte membra distinte e disposte ciascuna a seconda dei doveri loro propri . Deve seguirlo l'intera sua unica , la sua colomba, la sua sposa redenta e dotata col sangue dello sposo. Devono dunque seguire Cristo queste membra; rinneghino se stessi, cioè non ripongano fiducia in se stessi, prendano su di loro la propria croce, vale a dire sopportino nel mondo per amore di Cristo tutti gli affronti del mondo. Amino Lui il quale è il Solo , che non illude; che non s'inganna né inganna; amino Lui, poiché è vero ciò che promette. Ma, poiché non lo darà ora, la fede vacilla. Persisti, persevera; tollera, sopporta l'indugio: così porterai la tua croce.

                                                                                                           S.Agostino , Discorsi



martedì 4 settembre 2012

La Caduta di Pietro

Che esempio quello di san Pietro! ( cf Mt 26,33-35.69-75 ). Fu necessario che toccasse il fondo dell'apostasia per toccare il fondo del suo nulla e guarire dalla sua presunzione; non sarebbe guarito altrimenti. Le reiterate rimostranze del Salvatore furono impotenti a lluminarlo; tanto è cieca e ostinata la presunzione ! Mio Dio , quante volte sono caduto! ... e quante volte ancora! .... Giaccio continuamente in quell'abisso di disordine, che è la ricerca della mia soddisfazione a danno della vostra gloria.
Vi ricado sempre ! ... Perchè ? Perchè conto sempre su di me. Presunzione ! .... Orgoglio ! .... Le tante cadute mi hanno forse aperto gli occhi ? .... li aprirò finalmente ? Dovrò cadere più in basso , per vedere meglio il mio nulla? 
Mio Dio ! guaritemi e preservatemi dalla presunzione.


La vita interiore semplificata - Francois Pollien pag .448    




sabato 25 agosto 2012

SAN LUDOVICO IX, RE

25 AGOSTO
SAN LUDOVICO IX, RE
Patrono del Terz'Ordine Francescano
(1214-1270)

 
Ludovico (Luigi) nacque nell’anno 1214 e fu educato piamente dalla madre Bianca di Castiglia, la quale, dopo la morte prematura dei marito, esercitò la reggenza del regno fino alla maggiore età del figlio. Divenuto re di Francia, Ludovico si distinse subito per il culto della giustizia e per il rispetto dei diritti altrui; curò non solo il bene temporale dei popolo, ma anche quello spirituale. Fu vero modello di laico che lavora per il Regno di Dio, cooperando all’edificazione della città terrena.
Dal matrimonio con Margherita di Provenza ebbe undici figli, che educò molto rettamente. Si iscrisse al Terz’Ordine francescano e fu esemplare nella vita di preghiera, di mortificazione e di carità verso i poveri. Protesse e difese gli Ordini mendicanti.
Intraprese due crociate per liberare il sepolcro di Cristo e morì, colpito dalla peste, vicino a Tunisi il 25 agosto 1270. Il papa Bonifacio VIII lo dichiarò santo nei 1297. E’ patrono del Terz’Ordine francescano.
  Un re giusto rende prospera la terra

Dal «Testamento spirituale al figlio» di san Ludovico
(Acta Sanctorum Augusti 5 [1868], 546)
Figlio carissimo, prima di tutto ti esorto ad amare il Signore Dio tuo con tutto il cuore e con tutte le tue forze. Senza di questo no c'è salvezza.
Figlio, devi tenerti lontano da tutto ciò che può dispiacere a Dio, cioè da ogni peccato mortale.
E' preferibile che tu sia tormentato da ogni genere di martirio, piuttosto che commettere un peccato mortale.
Inoltre, se il Signore permetterà che tu abbia qualche tribolazione, devi ringraziando, e sopportarla volentieri, pensando che concorre al tuo bene e che forse te la sei ben meritata.
Se poi il Signore ti darà qualche prosperità, non solo lo dovrai umilmente ringraziare, ma bada bene a non diventar peggiore per vanagloria o in
qualunque altro modo, bada cioè a non entrare in contrasto con Dio o offenderlo con i suoi doni stessi.
Partecipa devotamente e volentieri alle celebrazioni della Chiesa. Non guardare distrattamente in giro e non abbandonarti alle chiacchiere, ma prega il Signore con raccoglimento, sia con la bocca che con il cuore. Abbi un cuore pietoso verso i poveri, i miserabili e gli afflitti. Per quanto sta in te, soccorrili e consolali. Ringrazia Dio di tutti i benefici che ti ha elargiti, perché tu possa renderti degno di riceverne dei maggiori. Verso i tuoi sudditi comportati con rettitudine, in modo tale da essere sempre sul sentiero della giustizia, senza declinare né a destra né a sinistra. Sta' sempre piuttosto dalla parte del povero anziché del ricco, fino a tanto che non sei certo della verità.
Abbi premurosa cura che tutti i tuoi sudditi si mantengano nella giustizia e nella pace, specialmente le persone ecclesiastiche e religiose. Sii devoto e obbediente alla Chiesa Romana, madre nostra, e al Sommo Pontefice come a padre spirituale. Procura che venga allontanato dal tuo territorio ogni peccato, e specialmente la bestemmia e le eresie.
Figlio carissimo, ti do infine tutte quelle benedizioni che un buon padre può dare al figlio. La Trinità e tutti i santi ti custodiscano da ogni male. Il Signore ti dia la grazia di fare la sua volontà, perché riceva onore e gloria per mezzo tuo e, dopo questa vita, conceda a tutti noi di giungere insieme a vederlo, amarlo e lodarlo senza fine. Amen.

mercoledì 22 agosto 2012

Tutto è Dono - Augustin Guillerand -

Felici quelli che sanno mettere la loro anima in tutto ciò che fanno ! Possono soffrire molto perché si donano. Ma essi  più di quanto non soffrano: perché il dono di sé è sorgente e condizione di vita, quindi di pienezza e gioia. 

Continuiamo a donarci; continuiamo a soffrire ; continuiamo a trovare la nostra gioia nella stupenda sofferenza del dono di sé . Il DIO fatto uomo non ha saputo fare di meglio sulla terra . 



                                       Poiché amare è donarsi; e donarsi è dimenticarsi . 
                                                        " Fà questo e vivrai "  ( Lc 10,28)


martedì 31 luglio 2012

Perdono D'Assisi


Poco fuori di Assisi trovavasi una piccola Cappella dedicata a Santa Maria degli Angeli, detta della porziuncola. Una notte, mentre il Serafico San francesco, scosso da zelo ardentissimo per la salute ed il ravvedimento di peccatori, offriva per essi alla divina Giustizia il sacrificio della stessa sua vita, una luce soave lo circonda, ed un Angelo lo invita a discendere nella Cappella dove lo attendono una miriade di Angeli, Maria Santissima e Gesù. Si prostra Francesco appena è in Chiesa, ad adorare Gesù, a riverire quel celeste consesso; e mentre si umilia nella viltà del suo nulla Gesù gli fa animo a dimandare quella delle grazie che più gli piace.
Francesco, dimentico di sé, non si cura qual novello Mosè, che dei suoi fratelli e: "Signore, gli risponde, domando che tutti quelli che entreranno in questa Chiesa abbiano Plenaria indulgenza a remissione di tutti i peccati, se contriti e confessati ad un sacerdote." Gesù a lui: "Grande è la grazie che mi dimandi, tuttavia te la concedo se mia madre me ne prega." Francesco interpone la mediazione di Maria la quale con lui supplica il divin Figlio: e Gesù concede la grazia. Vuole però che si presenti al suo Vicario, il Sommo Pontefice, e ne ottenga la conferma. Ciò detto cessa la visione. Francesco è tosto dal papa Onorio III, e da lui, dopo varie difficoltà, gli è confermata la grazia, ma per un giorno solo all'anno. E questo venne determinato con un nuovo prodigio.
Una notte, mentre a dissipare certe illusioni del demonio, Francesco avvolgevasi in uno spineto, sentesi come accarezzare da soave auretta; un'olezzante fragranza si spande all'intorno, un coro di Angeli aleggiano intorno a lui e l'avvertono di recarsi alla Chiesa. In quel punto il prunajo si converte in bellissimo roseto, quantunque fosse rigido l'inverno. Il sentiero che Francesco percorre per recarsi alla amata Chiesuola si smalta di fiori. Ivi giunto, dopo profonda adorazione, prega Gesù perché si degni stabilire il giorno della grande indulgenza. Gesù lo fissa dai secondi vespri della Festa di San Pietro in Vincoli a tutto il giorno seguente ordinandogli di nuovo di recarsi dal Papa. Gli Angeli allora cantarono inni di laude e di ringraziamento, e tutto sparve.
Francesco è di nuovo dal Papa a dimandargli che gli ratifichi la grazia fatta da Gesù: in prova gli presenta dodici rose di colore bianco e rosso che aveva spiccato da quel roseto miracoloso. Il Papa, al prodigio, conferma la grazia e l'incomparabile tesoro del Perdono di Assisi è aperto in perpetuo agli uomini

Acquisto dell'indulgenza per il Perdono d'Assisi

Per ottenere nel Perdono d'Assisi tante indulgenze (una per se stessi le altre per le anime del Purgatorio) quante sono le visite che si fanno in chiesa,
 è necessario:
1. fare la Confessione sacramentale con assoluzione;
2. fare la Comunione;
3. avere un distacco totale da qualunque colpa;
4. fare le visite presso la chiesa parrocchiale oppure, meglio ancora, presso una chiesa dell'Ordine Francescano o Carmelitano o che abbia il privilegio;
5. recitare un Padrenostro e un Credo;
6. recitare un Padrenostro e un'Ave Maria per il Papa.

Note: qualche decennio fa veniva pure utilizzata la seguente preghiera che proponiamo per i fedeli che volessero utilizzarla.

PREGHIERA PER IL PERDONO DI ASSISI:
Signor mio Gesù Cristo, prostrato innanzi alla vostra reale presenza nel Santissimo Sacramento, io vi adoro con tutta la sommissione dell'anima mia, e pentito delle mie colpe, vi prego di concedermi la  grazia dell'acquisto della Santa indulgenza del Sacro Perdono di Assisi che voi medesimo accordaste al gran Patriarca San Francesco. Intendo poi di pregare secondo l'intenzione della Santa Chiesa per la conversione degli eretici, degli infedeli e di tutti i peccatori, ma in modo speciale per coloro che combattono e perseguitano la vostra Santa Chiesa.
(Cinque Padre nostro, un'Ave Maria e un Gloria al Padre, secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Tre Ave Maria alla Madonna, un Padre nostro, un'Ave Maria e un Gloria al Padre a San Francesco).

Conservate il vostro Vicario, il Sommo Pontefice N... (dicasi il nome del Papa) e conservatelo con il pieno trionfo su tutti i suoi nemici. Da ultimo vi raccomando di proteggere e conservare i Vescovi, i Sacerdoti, gli Ordini Religiosi, e tutte le Società cattoliche che con tanto zelo si prestano alla difesa della Santa Fede e della Religione cattolica. E Voi, o Maria santissima Vergine e Madre Immacolata, confortate di vostra protezione la mia preghiera e rendetela accetta al vostro divin Figliolo. San Francesco, mio glorioso Padre e Protettore, voi sì caro a Gesù ed a Maria, presentate loro la mia preghiera; ditegli che io sono vostro figlio e Gesù e Maria mi esaudiranno.
(Cinque Padre nostro, un'Ave Maria e un Gloria al Padre, secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Tre Ave Mari alla Madonna, un Padre nostro, un'Ave Maria e un Gloria al Padre a San Francesco).

mercoledì 11 luglio 2012

Mio Signore e mio Dio

Oggi non scrivo niente per alcuni di particolarmente interessante.
Voglio rendere GRAZIE al SIGNORE di ogni piccolo o grande gesto ricevuto o donato , per questa vita così modesta ma altrettanto ricca , si ricca della TUA presenza SIGNORE.
GRAZIE che ti sei fatto uomo , TU DIO MIO ti sei fatto "ultimo" anche per me , diciamo per tutti quelli che ti cercano con sincerità .
" Quando incontrai la tua parola la divorai con avidità "  si una parola sempre nuova , diciamo viva che si evolve con gli uomini di ogni epoca , di ogni tempo.
Grazie Signore  che se la CHIESA non fosse sulla terra come potremmo riconoscerti , incontrarti ? anche io misero uomo sono potuto ritornare a  TE grazie alla Santa Madre Chiesa , che annunzia , accoglie , conforta chi stremato dalle troppe delusioni fin troppo umane , ritorna al Padre .
Ripeto per molti questo testo non avrà un gran significato , ma per quanto sia carente e non possa descrivere quello che ho nel cuore  ripeto ogni giorno al mio SIGNORE..............................................




  GRAZIE MIO SIGNORE !

sabato 9 giugno 2012

Cristo nel Fratello

" Ecco  che tu te ne stai tranquillo e pacifico nella tua cella. Arriva un confratello che pronuncia una parola offensiva. Ti agiti e sei convinto che se non fosse venuto, non ti avrebbe irritato, quindi ti sarebbe stato risparmiato questo errore. ILLUSIONE ! Lui ha solo toccato la tua parte debole e mostrando da dove devi iniziare, se vuoi occuparti seriamente della virtù. In proposito penso al fungo del letame. All'esterno è pulito e colorato , ma dietro il rivestimento pulito contiene solo immondizia. Se lo rompi in due, lo puoi vedere. Allo stesso modo anche tu pensavi di startene tranquillo nella tua cella. Ma, senza saperlo, avevi dentro di te la passione. Il tuo confratello parlandoti ti ha mostrato dove essa si nascondeva. Se per te ora la misericordia di Dio diventa una cosa seria, migliorati, purificati, vai avanti , e sarai dell'idea che devi essere riconoscente con tutto il cuore al tuo confratello, giacchè ti ha aiutato in questa esperienza salutare" 

Dorotheus von Gaza Insegnamenti spirituali, città nuova , Roma 1993.




martedì 15 maggio 2012

Per " L'eccomi" di Gesù ascoltaci o Padre

Chiesi a Dio di essere forte per eseguire progetti grandiosi:
Egli mi rese debole per conservarmi nell'umiltà.
Domandai a Dio che mi desse la salute per realizzare grandi imprese :
Egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.
Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:
mi ha fatto povero per non essere egoista.
Gli domandai il potere perchè gli uomini avessero bisogno di me:
Egli mi ha dato l'umiliazione perchè io avessi bisogno di loro.
Domandai a Dio tutto per godere la vita:
mi ha lasciato la vita perchè potessi apprezzare tutto.
Signore , non ho ricevuto niente di quello che chiedevo, ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno e quasi contro la mia volontà. Le preghiere che non feci furono esaudite.
Sii lodato; o mio Signore, fra tutti gli uomini nessuno possiede quello che ho io !


( Kirk Kilgour )

venerdì 11 maggio 2012

TU MI AMI !

Aiutami Signore a illuminare la confusione delle cose con la chiarezza della Fede e a trasformare nella Forza della fiducia la difficoltà di tutto ciò che pesa su di me.
E il tuo Spirito Santo possa testimoniare nel mio cuore che io sono veramente tuo figlio e ho ragione quando accetto tutti gli avvenimenti dalla tua mano.
Fa che nella certezza del tuo AMORE , trovino risposta quelle domande a cui nessuno sapienza umana può rispondere.
TU mi AMI 
 Tu rispondi a ogni mia domanda fa che io lo senta quando giunge l'ora della prova. Amen.

( R.Guardini )

domenica 6 maggio 2012

..... Abbiamo fiducia in DIO ....

1 Gv 3,18-24

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo

Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità.
In questo conosceremo che siamo dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. 

Carissimi, se il nostro cuore non ci rimprovera nulla, abbiamo fiducia in Dio, e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perché osserviamo i suoi comandamenti e facciamo quello che gli è gradito.

 Questo è il suo comandamento: che crediamo nel nome del Figlio suo Gesù Cristo e ci amiamo gli uni gli altri, secondo il precetto che ci ha dato. Chi osserva i suoi comandamenti rimane in Dio e Dio in lui. In questo conosciamo che egli rimane in noi: dallo Spirito che ci ha dato.
                                                                  Parola di Dio




martedì 1 maggio 2012

Un Certosino - Il Filo spezzato .




Bisognerebbe consentire una buona volta a essere messi in disparte, ad abbandonarsi. 
La nostra infelicità è legata ad un filo, e questo filo siamo noi che lo teniamo: non vogliamo lasciarlo. Cedere totalmente, radicalmente a Dio ciò che ci chiede, pronunciare un "amen"  senza riserva, questo sarebbe la liberazione. ( ....) 
Su colui che accetta di essere niente, il Principe di questo mondo perde il suo potere: i demoni dell'orgoglio, dell'impazienza, della gelosia non lo assediano più, perchè egli ha abbandonato tutto ciò che queste potenze potevano afferrare.(...)
Se l'anima è rivolta abitualmente  a Dio, se lo guarda abitualmente in volto , essa impara il felice oblio di tutto ciò che non è il suo amore. E certamente questo il mezzo sovrano che , prendendo le cose al principio, al vertice, crea la vera armonia e l'equilibrio di tutto l'essere umano.
(Amour et silenze , pp 154-155 )

martedì 24 aprile 2012

 SALMO 30

 Sii per me, Signore, una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.

Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
Io confido nel Signore.
Esulterò e gioirò per la tua grazia.

Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
Benedetto il Signore,
che per me ha fatto meraviglie di grazia.

sabato 7 aprile 2012

Omelia sul Sabato santo ( Bellissima ! )

La discesa agli inferi del Signore

"Che cosa è avvenuto? Oggi sulla terra c'è grande silenzio, grande silenzio e solitudine. Grande silenzio perché il Re dorme: la terra è rimasta sbigottita e tace perché il Dio fatto carne si è addormentato e ha svegliato coloro che da secoli dormivano. Dio è morto nella carne ed è sceso a scuotere il regno degli inferi.

Certo egli va a cercare il primo padre, come la pecorella smarrita. Egli vuole scendere a visitare quelli che siedono nelle tenebre e nell'ombra di morte. Dio e il Figlio suo vanno a liberare dalle sofferenze Adamo ed Eva che si trovano in prigione.

Il Signore entrò da loro portando le armi vittoriose della croce. Appena Adamo, il progenitore, lo vide, percuotendosi il petto per la meraviglia, gridò a tutti e disse: « Sia con tutti il mio Signore ». E Cristo rispondendo disse ad Adamo: « E con il tuo spirito ». E, presolo per mano, lo scosse, dicendo: "Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti, e Cristo ti illuminerà.

Io sono il tuo Dio, che per te sono diventato tuo figlio; che per te e per questi, che da te hanno avuto origine, ora parlo e nella mia potenza ordino a coloro che erano in carcere: Uscite! A coloro che erano nelle tenebre: Siate illuminati! A coloro che erano morti: Risorgete! A te comando: Svegliati, tu che dormi! Infatti non ti ho creato perché rimanessi prigioniero nell'inferno. Risorgi dai morti. Io sono la vita dei morti. Risorgi, opera delle mie mani! Risorgi mia effige, fatta a mia immagine! Risorgi, usciamo di qui! Tu in me e io in te siamo infatti un'unica e indivisa natura.

Per te io, tuo Dio, mi sono fatto tuo figlio. Per te io, il Signore, ho rivestito la tua natura di servo. Per te, io che sto al di sopra dei cieli, sono venuto sulla terra e al di sotto della terra. Per te uomo ho condiviso la debolezza umana, ma poi son diventato libero tra i morti. Per te, che sei uscito dal giardino del paradiso terrestre, sono stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei, e in un giardino sono stato messo in croce. Guarda sulla mia faccia gli sputi che io ricevetti per te, per poterti restituire a quel primo soffio vitale. Guarda sulle mie guance gli schiaffi, sopportati per rifare a mia immagine la tua bellezza perduta.

Guarda sul mio dorso la flagellazione subita per liberare le tue spalle dal peso dei tuoi peccati. Guarda le mie mani inchiodate al legno per te, che un tempo avevi malamente allungato la tua mano all'albero. Morii sulla croce e la lancia penetrò nel mio costato, per te che ti addormentasti nel paradiso e facesti uscire Eva dal tuo fianco. Il mio costato sanò il dolore del tuo fianco. Il mio sonno ti libererà dal sonno dell'inferno. La mia lancia trattenne la lancia che si era rivolta contro di te.

Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece non ti rimetto più in quel giardino, ma ti colloco sul trono celeste. Ti fu proibito di toccare la pianta simbolica della vita, ma io, che sono la vita, ti comunico quello che sono. Ho posto dei cherubini che come servi ti custodissero. Ora faccio sì che i cherubini ti adorino quasi come Dio, anche se non sei Dio.

Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l'eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli »."

Da un'antica « Omelia sul Sabato santo ». (PG 43, 439. 451. 462-463)

SALMO 103

Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto.

Egli fondò la terra sulle sue basi:
non potrà mai vacillare.
Tu l’hai coperta con l’oceano come una veste;
al di sopra dei monti stavano le acque.

Tu mandi nelle valli acque sorgive
perché scorrano tra i monti.
In alto abitano gli uccelli del cielo
e cantano tra le fronde.

Dalle tue dimore tu irrighi i monti,
e con il frutto delle tue opere si sazia la terra.
Tu fai crescere l’erba per il bestiame
e le piante che l’uomo coltiva
per trarre cibo dalla terra.

Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Benedici il Signore, anima mia.

domenica 18 marzo 2012

Dal secondo libro delle Cronache (2 Cr 36,14)

In quei giorni, tutti i capi di Giuda, i sacerdoti e il popolo moltiplicarono le loro infedeltà, imitando in tutto gli abomini degli altri popoli, e contaminarono il tempio, che il Signore si era consacrato a Gerusalemme.
Il Signore, Dio dei loro padri, mandò premurosamente e incessantemente i suoi messaggeri ad ammonirli, perché aveva compassione del suo popolo e della sua dimora. Ma essi si beffarono dei messaggeri di Dio, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti al punto che l’ira del Signore contro il suo popolo raggiunse il culmine, senza più rimedio.

Profezia ? questa mattina abbiamo notato quanto sia attuale questo brano dell'Antico testamento. In ogni epoca abbiamo visto ( letto nei libri di storia ) di " capi - popoli " che hanno portato nazioni sulla CROCE a causa del  loro agire malvagio .Ma  la sofferenza causata dagli uomini agli uomini porta i primi ad essere  strumenti del Maligno , che lavora efficacemente nelle loro menti ....... Se il secondo libro delle Cronache parlasse anche del PRESENTE ? di tutto questa società così tanto tecnologica  che non ha più valori ? di questi " capi " che curano l'interessi dei loro cuori perversi  invece di promuovere  una società ONESTA ? 

Ma la misericordia del Signore non è contaminata dalle perversioni umane , e " manda premurosamente  e incessantemente messaggeri " come  inviti alla conversione del cuore. "Non i malati hanno bisogno del medico" . Preghiamo anche per queste persone , che un giorno possono incontrare , o meglio essere consapevoli che sono tempio dello Spirito Santo ( anche se non lo vogliono ) .Che incontrano quel giovane falegname che Parlava hai cuori più affranti , perchè trovassero quella speranza che da la forza di portare le piccole e grandi Croci della vita ci propone , che se accettate con Fede  , portano meriti , e grazie , per i vivi e per i defunti. 

martedì 13 marzo 2012

" CONVERTITEVI E CREDETE AL VANGELO "

( IMTC pag 78  capitolo XXII ) 

 O fratello , non perdere la speranza di progredire spiritualmente; ecco , ne hai il tempo e l'ora. Perchè , dunque, vuoi rimandare a domani il tuo proposito ( di cambiare ) ? Alzati , e comincia all'istante , dicendo : è questo il momento di agire ; è questo il momento di combattere ; è questo il momento giusto per correggersi . 


giovedì 23 febbraio 2012

Vita Jesu Christi - Ludolfo di Sassonia ( Gesù : Via , Verità , Vita )


Abbi dunque la memoria della Passione di Gesù sempre nel tuo cuore; riferisci ad essa le tue tribolazioni e avversità e conformati ad essa per quanto puoi. E quando Dio vorrà sottrarti ogni consolazione interna e lasciarti nella desolazione, non devi cercare altro sollievo, ma aspetta con pazienza; rivolgiti al Padre che è nei cieli e metti in lui ogni tuo pensiero e fiducia. Allora, senza dubbio , quanto maggiore sarà la pena interiore o la desolazione, unita con la divina volontà, tanto più sarai simile a Gesù crocifisso  e più amato dal Padre celeste; questa infatti è l'ardua prova con cui vengono esaminati i militanti arruolati all'esercito di Cristo. Devi inoltre rimettere alla divina misericordia tutte le tue disgrazia e le avversità , e tenerti libero da ogni eccessiva sollecitudine, come un uomo che è in procinto di lasciare questa terra. Cerca continuamente un asilo e un rifugio nelle piaghe dii Gesù , come la colomba nel foro della piestra, poichè in questo luogo trovi in ogni tempo una remissione copiosa dei tuoi peccati, l'abbondanza della grazia e una sicura difesa contro ogni male. ( parte II, c . LVIII, n. 6 pp. 461-462)

martedì 21 febbraio 2012

Signore da chi andremo ?

Ap 3,20 " Ecco: sto alla porta e busso " ci sono giorni che TU non bussi alla porta , anzi ti fai silenzioso , forse perchè non cada nella presunzione di possedere la Tua presenza? Ne sono certo Tu sei qui , ma secondo la Tua volontà ottenebri il mio Spirito al punto di sentirmi smarrito , anche questo smarrimento mi sprona sempre più ad ascoltare se da quella porta che troppo ho tenuta chiusa , giunge di nuovo il IL TUO bussare.Gv 6,68 "Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna"
 

domenica 19 febbraio 2012

I.M.C capitolo XVI SOPPORTARE I DIFETTI DEGLI ALTRI pag 58

Vogliamo che gli altri siano perfetti; mentre noi non correggiamo le nostre manchevolezze. 
Vogliamo che gli altri si correggano rigorosamente; mentre noi non sappiamo correggere noi stessi.
 Ci disturba una ampia libertà degli altri; mentre non sappiamo negare a noi stessi ciò che desideriamo. Vogliamo che gli altri siano stretti entro certe regole; mentre noi non ammettiamo di essere un pò più frenati. In tal modo, dunque, è chiaro che raramente misuriamo il prossimo come noi stessi.
Se fossimo tutti perfetti, che cosa avremmo da patire dagli altri, per amore di Dio ? 
Ora, Dio così dispose, affinchè apprendessimo a portare l'uno i pesi dell'altro ( Gal 6,2 ) .
 Infatti non c'è  alcuno che non presenti difetti o molestie; non c'è alcuno che basti  a se stesso e che , di per sè, sia sufficentemente saggio. Occorre, dunque, che ci sopportiamo a vicenda, che a vicenda ci consoliamo, che egualmente ci aiutiamo e ci amiamo.

Quanta virtù ciascuno di noi abbia, ciò appare al momento delle avversità; non sono le occasioni che fanno fragile l'uomo, ma esse mostrano quale esso è.

domenica 12 febbraio 2012

Lanspergio Totus tuus - Maria : La serva dello spirito . Antologia Autori Certosini.

Quante sono le gocce del mare, le stelle del cielo, le schiere degli spiriti beati; quante le foglie degli alberi e i fili d'erba dei prati , altrettante volte nell'intimo del mio cuore ti saluto, o bellissima, degnissima e gloriosissima Madre di Dio , sfolgorante Regina del cielo, mia amabilissima Signora e dolcissima Vergine Maria! Ti saluto con il Cuore del tuo Figlio diletto, con il suo amore e con quello di tutti quelli che ti amano; mi metto sotto la tua protezione e mi affido a te come figlio, nella fiducia che tu mi accolga e mi ottenga da Dio di essere tutto tuo ( totus tuus ) e tu tutta mia , tu che dopo Dio sei la mia Signora, la mia gioia, la mia corona e la dolcissima e fedelissima Madre mia.


( Pharetra divini amoris lib.II , Opera omnia, t 5, p. 159 ).

mercoledì 8 febbraio 2012

La casa abbandonata - Augustin Guillerand - Antologia autori Certosini

O Gesù , tu vedi la mia impotenza, la mia lentezza nel comprendere, la maia debolezza nell'agire, le mie esitazioni davanti al minimo sforzo, le mie mancanze di generosità continuamente rinnovate; e sapenso tutto ciò, vedendo tutto questo, tu sei venuto , tu hai parlato, agito , sofferto, sei morto in croce.... e vi sei rimasto, e vi resti senza fine. TU resti nel tabernacolo, tu rimani nella povera dimora barcollante del mio cuore, con la porta aperta al primo venuto, con le finestre a cui mi affaccio continuamente per guardare fuori, invece di contemplare te solo; con i muri che tu rialzi e che ricadono, con delle stanze sudice e così vuote, in cui dovrebbero risplendere i tuoi tratti, e dove invece ad ogni istante riappaiono quelli del nemico; in cui tu mi parli dal mattino alla sera senza che io sappia comprenderti e risponderti, dove la baraonda dei pensieri vuoti dei piccoli interessi, dei desideri meschini, di tutti i moti delle passioni ti respinge o ti nasconde, ti lascia un posto così piccolo e uno spazio così angusto..... Come puoi restare in tali condizioni? IO me ne sarei andato già da lungo tempo facendo sbattere la porta; e mi rifiuterei di rientrare nonostante tutte le suppliche; IO mi sarei vendicato, avrei preso un atteggiamento ostile , avrei parlato male di colui che mi avesse tanto offeso; Io avrei nutrito nel mio cuore nei suoi confronti e manifestato in tutte le maniere, il mio scontento, il mio rancore. Come siamo lontani l'uno dall'altro !  E come tutti i miei sogni di unione sarebbero irrealizzabili se tu fossi con me ! E tuttavia io ho SPERANZA, io continuo aver FIDUCIA. Più io sono lontano e più il TUO AMORE risplenderà nel farmi riavvicinare a te e nell'avvicinarti a me ! 

(La tentazione - Gli ostacoli alla contemplazione pag. 106-107
 

sabato 4 febbraio 2012

La prova necessaria - Francois Pollien ( La Pianta di Dio pag448-450 )

" Attingerete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell'armatura di Dio , per poter resistere alle insidie del diavolo. Prendete l'armatura di Dio, perchè possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi" ( Ef 6, 10-11.13-14). Quando ti riveste così, Dio può chiederti di marciare al combattimento. Ti riveste di se stesso, e tu sei forte della sua forza. Sei meno tu a combattere che lui in te, ed è più lotta sua per te che lotta tua per lui. Capisci che la condizione fondamentale del successo è la tua unione con lui.(....) Che le tantazioni siano grandi o piccole, violente o sorde, ripetute o rare, lunghe o corte; che si appiglino ai sensi, al cuore o allo spirito; che attacchino la tua fede, la tua speranza, la tua carità, la tua castità o qualsiasi altra virtù, se non vengono per colpa tua, ma per permissione della Provvidenza, sono occasione favorevole di vittoria, di distacco e di progrresso, e non devi averne paura, inquietudine e scoraggiamento. (......)

Ef 6,13-20
 Prendete dunque l'armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno cattivo e restare saldi dopo aver superato tutte le prove. State saldi, dunque: attorno ai fianchi, la verità; indosso, la corazza della giustizia;  i piedi, calzati e pronti a propagare il vangelo della pace.  Afferrate sempre lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutte le frecce infuocate del Maligno; prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi. E pregate anche per me, affinché, quando apro la bocca, mi sia data la parola, per far conoscere con franchezza il mistero del Vangelo, per il quale sono ambasciatore in catene, e affinché io possa annunciarlo con quel coraggio con il quale devo parlare.


Sia Lodato Gesù cristo sempre sia Lodato

giovedì 2 febbraio 2012

Causa della nostra gioia - Ugo de Balma - De Mystica Theologia c.I , part II, pag.351

Mi rivolgo a te ( Beata Vergine Maria )  misericordiosissima più di tutte le creature, che posi lo sguardo sugli umili anche in colpa, a te che sei potentissima, poichè per tuo mezzo fu riparata la caduta degli angeli, e la porta della vita fu aperta agli uomini, a te che intercedi a favore del povero. Per te tutti loderanno senza fine l'amatissimo Re eterno che nutristi al tuo seno, e che fu perciò unito a te con ineffabile vincolo d'amore.
Ti prego, sollevami dalla mia miseria e ottienimi, per tua grazia, la perfetta purificazione dei miei peccati, affinchè possa finalmente anch'io stringere a me con lo stesso tuo amore colui che hai amato con tutte le tue forze.

Quando mi sfugge la purezza dello sguardo , basta che ritorni a guardarti Ho Vergine Maria , come potrebbe guardarti solo un figlio innamorato della Madre. Quando tutto perde interesse per me, e ogni persona è causa di turbamento , ritorno ancora a Te Umile Ancella del Signore, il tuo "vivere" come ancella umile e amorosa, mi indica la via del servizio umile del prossimo e mi dona il gusto del Bene , il gusto del donarsi , il gusto di voler essere sempre l'ultimo della fila. Che parole ricche di verità quelle che spesso mi dicono " Maria intercede sempre per i suoi figli " e quante volte ci hai preso per mano , stremati dal mondo ,e  ci hai portato ancora una volta al Padre al Figlio e allo Spirito Santo , Quante volte ? posso dire molte , si perchè sento il bisogno del TUO Materno Amore ! come può un uomo vivere ignorandoti ? come possiamo ignorare la Regalità di Cristo Risorto ? Tu Madre mia Maria e Madre di ogni uomo e donna , ci aspetti , ci inviti , ci chiami  , ci sproni , a pregare , a pregarti , a confidare in Gesù , confidare in Te , a Credere nel Padre Buono , e nello Spirito Santo che molte volte per grazia ricevuta illumina il nostro intelletto quando ci avviciniamo timorosi e svogliati alla Sacra scrittura. Sono attimi preziosi ,attimi che bastano  a ritemprare lo Spirito e la mente, a sanare le ferite che vengono inferte al Cuore che ti ama .

Sotto la tu  protezione cerchiamo rifugio santa Madre di Dio: non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova ,ma liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e Benedetta . 
Amen

domenica 29 gennaio 2012

Imitazione di Cristo pag 33 - L'Ammaestramento della Verità -

3. In questa vita ogni nostra opera , per quanto buona, è commista a qualche imperfezione; ogni nostro ragionamento, per quanto profondo, presenta qualche oscurità. Perciò la constatazione della tua bassezza costituisce una strada che conduce a DIO  più sicuramente che una dotta ricerca filosofica. Non già che sia una colpa lo studio , e meno ancora la semplice conoscenza delle cose - la quale è , in se stessa, un bene ed è voluta da Dio - ; ma è sempre cosa migliore una buona conoscenza di sè e una vita virtuosa. Infatti molti vanno spesso fuori dalla buona strada e non danno frutto alcuno, o scarso frutto, di bene, propio perchè si preoccupano più della loro scienza che della santità della loro vita.

venerdì 20 gennaio 2012

Innocent Le Masson - Sigillo dell'amore - Eucarestia

Mio Signore tu hai voluto farci sapere che non solo sei fedele alle tue promesse, ma che concedi assai più di quello che hai promesso. Quante volte hai donato la vita dell'anima a quelli che ti chiedevano solamente la vita del corpo! Una tua parola, un solo tuo gesto compivano meraviglie... Che cosa non dovrò dunque sperare da questo mistero nel quale ti doni completamente a me? Gesù mio , non è per la salute del corpo, ma per la salute dell'anima che io ti supplico: Pietà di me , Signore ; risanami, contro di te ho peccato  ( Sal 40,5 ). Sono invero idegno delle tue misericordie, avendo mancato mille volte alle promesse che ti avevo fatte; tuttavia non cesserò di sperare in te, neppure se mi guarderai sdegnato. ( ....)
Gesù mio , dolce invito che fai a coloro che sono oppressi dai dolori e dalle fatiche di questa vita, di ricorrere a te per essere consolati, mi dà il coraggio di venire a te. è VERO CHE NON SONO STATO FEDELE ALLE TUE PAROLE, dimostrando che il mio amore non è  affatto degno del tuo; ma appunto per questo ho più   bisogno che mai di accostarmi al misterodel tuo amore ( ...) con il quale e per mezzo del quale posso osservare la tua parola. O SORGENTE d'AMORE , supplisci con la tua fiamma e con la tua pienezza a quello che mi manca; mutami , consumami, annientami, affinchè non sia più io che viva , ma sia tu a vivere in me. ( ........) L'unica mia dolce speranza è di poter ricorrere a te in tutti i dolori della vita e di abbandonarmi interamente alla tua bontà e alla tua provvidenza. E come ti sei offerto al Padre sulla croce per la salvezza mia e di tutto il mondo,così anch'io mi offro completamente a te: ti consacro tutte le mie energie, i miei sentimenti, perchè ogni mia azione, svolgendosi sotto l'influsso del tuo Spirito e della tua grazia, sia sempre ed unicamente ordinata ad eseguire la tua santissima volontà .

( Directorium novitiorum, c IX  p 62-72)


AP 3,19-22
Io, tutti quelli che amo, li rimprovero e li educo. Sii dunque zelante e convèrtiti. Ecco: sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me. Il vincitore lo farò sedere con me, sul mio trono, come anche io ho vinto e siedo con il Padre mio sul suo trono. Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle Chiese»».

http://www.radiomater.org/it/wr/str_mp3.htm