Come fare la preghiera
2. la mattina semina il tuo seme – la preghiera- e la sera non dar riposo alle tue mani per non interrompere la continuità della preghiera e rischiare di essere assente nell’ora dell’esaudimento – perché non sai quale dei due ( tempi ) ti apporterà la prosperità ( Qo 11,6).
Le distrazioni che nascono nel momento della preghiera possono essere di almeno tre forme.
La prima si riconosce nelle preoccupazioni che ci assillano, che saranno presenti per tutta questa vita terrena, che in particolari momenti si fanno intense e insistenti insolenti e inopportune.
La seconda forma è forse la più riconoscibile in tutte le immagini , ricordi , esperienze fortemente negative mosse dalla fantasia che ci turbano fortemente col fine di far sparire la serenità dal cuore e di istaurarvi una profonda tristezza che sfocia nella disperazione col fine ultimo di farci perdere l’unica gemma preziosa che è la fede nel Signore.
La terza Legione di distrazioni si riconosce nei pensieri fantasiosi che sono più ingannevoli degli altri sembrando a prima vista innocui ma che in realtà sono più subdoli di quelli descritti appena sopra. Coinvolgono i sensi , il piacere ci lusinga e l’attenzione col passare del tempo si assopisce al punto che dobbiamo con forza di volontà rientrare i noi stessi per ritrovare il dialogo con il Signore che poco prima si era interrotto con la suggestione molesta.
Vivere il presente, attimo per attimo , con momenti di silenzio, letture di libri ispirati dallo Spirito Santo, la Santa scrittura , le devozioni alla Beata Vergine Maria ci aiutano a rientrare nel NOSTRO IO Spirituale. Dio Padre ci ha donato l’intelligenza che fortifica con il lume dell’intelletto, può benché la bassezza della natura umana ,elevare a DIO inni di Lode di una dolcezza indescrivibile.
Riconoscere un pensiero che cerca, di distrarci ha un suo beneficio, ci aiuta a non dimenticare che abbiamo bisogno di Amare il Signore , nostra salvezza che in ogni nostro atto , pensiero , proposito deve essere affidato al Signore e LUI certamente ci condurrà al meta della nostra vita.
La presunzione di essere arrivati è forte e quando riconosciamo il nostro mancare ci da una contrizione salutare perché aver dato dolore al nostro amato Signore ci spinge a migliorare e a rialzarci ancora una volta, sprona la volontà a ricercare ad amare sempre più il Signore con le parole , con i pensieri, con la preghiera che la Grazia non ci abbandoni mai mai mai.
Sia Lodato Gesù Cristo sempre sia Lodato così sia.